Fa caldo, e complice anche l’umidità estiva la temperatura percepita è ancor più calda e afosa. Sopportare il caldo senza l’aria condizionata in auto, in treno, al lavoro, al ristorante e anche a casa, è diventato ormai difficile, anche di notte.
Alcuni però ritengono che l’aria condizionata faccia venire torcicollo, mal di schiena e dolore alla cervicale. Se l’aria condizionata faccia bene o male alla schiena e alla cervicale, l’abbiamo chiesto al dottor Giovanni Casero, ortopedico della colonna vertebrale di Humanitas San Pio X.
L’aria condizionata: bene, ma a certe condizioni
«L’aria condizionata è un aiuto necessario per il benessere dell’organismo in estate – spiega l’esperto -. Specie chi soffre di patologie cardiovascolari, respiratorie, anziani e bambini, dovrebbero soggiornare in ambienti condizionati a una temperatura costante, evitando di posizionarsi davanti al bocchettone dell’aria.
Per quanto riguarda l’effetto dell’aria condizionata sull’apparato muscoloscheletrico, non ci sono studi che associano aria condizionata a problemi come il “colpo della strega”, torcicollo, mal di schiena e altri dolori alla colonna. Neppure dormire con l’aria condizionata accesa fa male al nostro sistema muscolare e scheletrico, e alla nostra salute. Tuttavia, l’esposizione prolungata al getto dell’aria diretto e freddo potrebbe far insorgere problemi muscolari ma è importante osservare alcune raccomandazioni:
- In auto: non posizionare il flusso dell’aria condizionata diretto verso di noi, ma lasciare che l’aria più fresca si diffonda nell’abitacolo.
- A casa/ lavoro: impostare la temperatura dell’aria condizionata a 24-26 gradi quando la temperatura esterna è di oltre 30 gradi. Anche nelle giornate più torride, la temperatura interna non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 24 gradi.
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