COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Bambini e vaccino anti-Covid: cosa sappiamo?

Il Ministero della Salute, con una circolare del 7 dicembre 2021, e dopo l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) a seguito del parere favorevole dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), ha esteso ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni l’indicazione del vaccino anti-Covid.

Cosa sappiamo sul vaccino contro Covid-19 per i bambini e perché vaccinare anche in età pediatrica tra 5 e 11 anni? 

COVID-19: qual è il vaccino approvato per i bambini?

Il vaccino anti COVID-19 approvato per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni è il vaccino a mRNA Comminarty (Pfizer-BioNTech), che ha lo stesso meccanismo d’azione del vaccino Pfizer-BioNTech arrivato per primo in Italia e offerto anche a chi ha più di 11 anni, ma usato a dosi diverse.

Nei bambini infatti, il vaccino Pfizer-BioNTech viene somministrato con una dose di circa un terzo rispetto a quella degli adolescenti e degli adulti. Anche per i bambini il ciclo di vaccinazione prevede due dosi, a distanza di tre settimane (almeno 21 giorni) l’una dall’altra, con iniezione intramuscolare, preferibilmente nel muscolo deltoide del braccio.

Dopo ogni dose di vaccino, è necessario che il bambino resti in osservazione per 15-20 minuti per monitorare eventuali reazioni allergiche e, nel caso, intervenire tempestivamente.  

Perché vaccinare i bambini tra 5 e 11 anni?

Secondo i dati a disposizione dall’inizio dell’epidemia all’1/12/2021, sono stati registrati oltre 263 mila casi di COVID-19 nella fascia di età 6-11 anni, con 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in terapia intensiva e 9 decessi. E nelle ultime settimane, il numero di contagi anche tra i bambini di questa fascia di età è in netta crescita.

Nonostante i bambini che si ammalano di COVID-19 manifestino sintomi lievi, tuttavia vaccinare i bambini è importante perché li protegge da rischi per la salute associati all’infezione COVID-19, garantendone il diritto alla salute. 

Infatti, anche nei casi di sintomi lievi di malattia COVID-19 nei bambini, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni come la MISc, sindrome infiammatoria multisistemica (malattia rara ma grave che colpisce diversi organi contemporaneamente) e il cosiddetto “long COVID”, che si manifesta con effetti indesiderati a distanza di tempo. Inoltre, vaccinare i bambini vuol dire proteggere anche eventuali persone con cui vivono e interagiscono in contesti fondamentali per il loro sviluppo e la loro crescita (famiglia, scuola, attività extra-scolastiche sportive, educative o ludico-ricreative). Come evidenziato dalla Società Italiana di Pediatria, la pandemia ha contribuito a far registrare un incremento più che significativo di disordini psichiatrici di entità variabile nei bambini e, pertanto, la vaccinazione può aiutare nel prevenire il rischio di ulteriore disagio sociale. Inoltre, la vaccinazione dei bambini può contribuire a ridurre la circolazione del virus responsabile dell’infezione COVID-10, e limitare il rischio che produca mutazioni importanti.

Quali sono i dati sull’efficacia del vaccino per i bambini?

Oltre 2 milioni di bambini tra i 5 e gli 11 anni negli USA hanno ricevuto il ciclo pieno di vaccino, più di 5 milioni sono state le prime dosi somministrate, oltre a decine di milioni di ragazzi tra i 12 e i 16 anni e a miliardi di adulti.

Il vaccino approvato per i bambini tra 5 e 11 anni si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione. In merito alla sicurezza del vaccino per i bambini, così come per tutta la popolazione di adolescenti, adulti e anziani, le agenzie regolatorie di tutto il mondo monitorano costantemente la sicurezza dei vaccini, rilevando che il rischio di eventi avversi gravi è molto raro. Il rischio di eventi avversi legato alla vaccinazione anti-COVID viene rilevato confrontandolo con il rischio delle conseguenze dell’infezione da SARS-CoV-2, e quindi calcolando di conseguenza il rapporto rischi-benefici che, anche per il vaccino Pfizer-BioNTech dai 5 agli 11 anni, è risultato positivo secondo l’EMA.

Quali sono gli effetti collaterali del vaccino nei bambini? Si può sviluppare miocardite?

I principali effetti collaterali riportati dopo la vaccinazione anti-COVID-19 nei bambini sono gli stessi riportati negli adulti. Si tratta di sintomi lievi che passano in 24-48 ore, che potrebbero includere dolore, rossore e gonfiore al braccio, in corrispondenza del sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. 

In merito alla preoccupazione per il rischio di miocardite, un’infiammazione a carico del cuore, e di pericardite, infiammazione della struttura che protegge il cuore, a seguito della somministrazione del vaccino, è bene sottolineare che, come evidenziato anche da uno studio pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine, la miocardite causata da COVID-19 è 4 volte più frequente di quella sviluppata con la vaccinazione. 

I dati evidenziano che il rischio di miocardite e pericardite nei bambini è:

  • estremamente basso, così come negli adolescenti e nei giovani adulti (50 casi circa su un milione di persone dopo due dosi)
  • inferiore rispetto ad adolescenti e giovani (non sono stati segnalati casi durante i test clinici).

Anche in caso di infiammazione, il decorso è assolutamente benigno nella maggior parte dei casi. Tuttavia, in caso di dubbi è opportuno confrontarsi con il pediatra.

Come spiegare ai bambini l’importanza della vaccinazione?

La pandemia ha avuto un impatto rilevante nella vita quotidiana dei bambini, che sono consapevoli della situazione. Pertanto, usando parole adeguate alla loro età, è bene spiegare loro quanto sia importante la vaccinazione, cos’è e dove si trova il centro vaccinale, da chi saranno accolti, come avviene l’iniezione, cosa potranno avvertire dopo la vaccinazione, rassicurandoli che la mamma o il papà saranno con loro. 

Cosa non fare?

Non occorre somministrare farmaci antidolorifici prima dell’inoculazione del vaccino, perchè non prevengono gli effetti collaterali, e neppure è necessaria alcuna dieta particolare. Invece, in caso di dolore al braccio sarà sufficiente applicare un impacco freddo o dell’arnica, e in caso di febbre somministrare un antipiretico.

Vaccino anti-COVID-19: si possono fare anche le altre vaccinazioni insieme?

Per garantire protezione e il diritto alla salute dei bambini, la raccomandazione è di non ritardare le vaccinazioni di routine e al contempo vaccinarli per prevenire COVID-19. La somministrazione contemporanea non crea alcun problema ai bambini, ma anzi stimola il sistema immunitario dei bambini e garantisce la protezione simultanea contro due infezioni. È bene ricordare che i vaccini non stressano il sistema immunitario.

Le vaccinazioni di routine e la vaccinazione antinfluenzale possono essere per gran parte somministrate in concomitanza con il vaccino anti-COVID-19 o a qualsiasi distanza di tempo. Unica eccezione sono i vaccini vivi attenuati, come quelli contro morbillo, parotite, rosolia e varicella che devono essere somministrati a distanza di 14 giorni dal vaccino anti-COVID-19, e il vaccino antinfluenzale con spray nasale “Fluenz” che richiede distanziamento dalla somministrazione del vaccino anti-COVID-19 nei bambini tra 5 e 11 anni.

Per ulteriori informazioni è consigliabile rivolgersi al proprio pediatra o consultare la pagina dedicata della Società Italiana di Pediatria.

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su