COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Vertigine parossistica posizionale


Cos’è la vertigine parossistica?

La vertigine parossistica, o vertigine parossistica posizionale idiopatica nella maggioranza dei casi, è una delle cause più comuni di vertigini nella popolazione generale. La persona che ne soffre ha la sensazione che gli oggetti intorno a sé si muovano in modo rotatorio, proprio come su una giostra, in relazione al movimento specifico della testa. La vertigine parossistica si verifica anche solo compiendo semplici movimenti, come sdraiarsi o girarsi nel letto. 

Le vertigini sono correlate ad alterazioni degli organi dell’equilibrio situati nell’orecchio interno, dove si trovano un organo uditivo chiamato coclea e un organo dell’equilibrio chiamato labirinto. Il labirinto è composto da tre canali semicircolari orientati nello spazio per rilevare l’accelerazione di rotazione della testa, e due organi otolitici (utricolo e sacculo), responsabili del rilevamento dell’accelerazione gravitazionale o di gravità, che contengono, immersi in un liquido, gli otoliti. Gli otoliti sono più pesanti del fluido che li contiene, si muovono durante il movimento della testa e stimolano speciali cellule recettoriali, che a loro volta inviano segnali al cervello per informarlo dei cambiamenti nella posizione della testa nello spazio.

Quali sono le cause della vertigine parossistica?

Il meccanismo che causa la vertigine parossistica posizionale è lo spostamento degli otoliti dalla loro sede naturale, verso l’interno dei canali semicircolari, inducendo una sensazione illusoria di rotazione dell’ambiente circostante rispetto al proprio corpo. 

La vertigine può comparire in alcune situazioni della vita quotidiana, come chinarsi per raccogliere qualcosa da terra, alzare la testa per prendere un libro da una mensola, sdraiarsi e alzarsi, girarsi sul letto.

Nella maggior parte dei casi non esiste una causa identificabile di distacco degli otoliti, e per questo viene chiamata vertigine parossistica posizionale idiopatica. In altri casi, gli otoliti possono spostarsi a seguito di un trauma cranico.

Quali si manifesta la vertigine parossistica?

La manifestazione caratteristica della vertigine parossistica posizionale è il capogiro improvviso, che dura per alcuni secondi ed è scatenato da alcuni movimenti della testa. Nella maggior parte dei casi, le vertigini sono associate ad altri sintomi quali, nausea, vomito, sudorazione fredda, tachicardia. Di solito, la vertigine parossistica posizionale non è associata a sintomi cocleari, come l’ovattamento dell’orecchio o l’acufene.

Quando bisogna rivolgersi allo specialista per la vertigine parossistica?

È opportuno rivolgersi a uno specialista in otorinolaringoiatria in caso di capogiri più o meno intensi causati da qualche movimento della testa.

Come si diagnostica la vertigine parossistica?

La diagnosi della vertigine parossistica posizionale si basa sulla valutazione clinica, l’anamnesi e la raccolta delle informazioni sulle caratteristiche della vertigine del paziente. La diagnosi viene confermata durante la visita otorinolaringoiatrica, in cui lo specialista effettua un test clinico chiamato “manovra”, che viene effettuata in ambulatorio, con il paziente disteso su un lettino, e comporta lo spostamento della testa del paziente rispetto al corpo su un letto. 

Per valutare la presenza di segni di vertigine parossistica posizionale, il medico utilizza speciali occhiali, detti occhiali di Frenzel, o una telecamera montata su una maschera (videonistagmografia) per osservare gli occhi del paziente al fine di identificare i movimenti oculari (nistagmo) che possono verificarsi durante la vertigine. Sulla base delle caratteristiche del nistagmo, il medico può confermare la diagnosi di vertigine parossistica posizionale e formulare il piano di trattamento più appropriato.

Come si cura la vertigine parossistica posizionale?

La terapia per la vertigine parossistica posizionale consiste nelle cosiddette “manovre di liberazione”, eseguite sul paziente dallo specialista. Di solito è sufficiente una manovra di liberazione per risolvere i sintomi, altre volte è necessario ripeterla più volte. 

In genere, si prescrivono farmaci di supporto per limitare i sintomi quali nausea o vomito, che possono verificarsi durante la procedura. Una volta risolta la vertigine, possono perdurare per qualche giorno instabilità posturale e nella camminata, dando la sensazione di “camminare su un materasso o su un uovo” e di avere la “testa tra le nuvole”. 

È pericolosa la vertigine parossistica posizionale?

La vertigine parossistica posizionale è una condizione non grave, che però provoca ansia e timore nelle persone che la stanno vivendo. La corretta diagnosi e terapia permette, specie nelle persone anziane e fragili, di prevenire cadute o traumi. Per questo motivo, gli specialisti istruiscono i pazienti a seguire alcune regole di comportamento durante la fase di vertigini acute per evitare situazioni potenzialmente pericolose, come salire le scale o sulle sedie per prendere oggetti.

Visita specialistica di otorinolaringoiatria

La visita di otorinolaringoiatria ha lo scopo di valutare, diagnosticare e curare patologie e disturbi che interessano naso, orecchie e gola.

Ultimo aggiornamento: Ottobre 2024
Data online: Novembre 2021

Unità Operative