Cos’è la translucenza nucale?
Si tratta di un esame ecografico non invasivo che misura lo spessore
retronucale del feto. Questo spessore è dato dall’accumulo di
liquido linfatico, ed è presente in tutti i feti dalla 10^ settimana.
A cosa serve?
La translucenza nucale serve a stimare il rischio di anomalie cromosomiche e cardiache. Infatti, si è notato che nei feti affetti da trisomia 21 (sindrome di Down) o cardiopatie, il valore della translucenza nucale tende ad essere aumentato.
Quando va eseguita?
La translucenza nucale è un esame indicato tra 11^ e 13^ settimana di gravidanza, che fa parte del percorso diagnostico detto “test combinato”, o Bitest.
Come si svolge?
La translucenza nucale è un esame ecografico che utilizza ultrasuoni. Viene valutato lo spessore della translucenza nucale, vengono valutati altri parametri quali la presenza o assenza dell’osso nasale, il dotto venoso, la presenza o assenza del rigurgito della tricuspide, vengono acquisiti i dati materni quali peso, fumo, rischio diabete, eccetera.
Infine si esegue un prelievo ematico materno per determinazione della free-beta PPA-A.
Il tutto viene elaborato con un software che permette di ottenere una stima di rischio per la trisomia 13-18-21.