Al cuore piace l’attività fisica, meglio se aerobica, praticata in modo regolare e per almeno 150 minuti alla settimana, circa 30 minuti per cinque giorni.
Ma quali sono i benefici del nuoto per chi ha la pressione alta? Ne parliamo con il professor Giulio Stefanini, cardiologo di Humanitas San Pio X.
«Di ipertensione soffre circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi, spesso in associazione a sovrappeso, e nelle donne è più frequente dopo la menopausa – sottolinea l’esperto -. L’ipertensione però non è una malattia ma un fattore di rischio che aumenta la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e per questo è importante prevenirla, monitorarla e ridurla con la terapia medica, ma anche con uno stile di vita sano e attivo, che evita la sedentarietà e, se piace, includa anche un’attività completa come il nuoto. Il nuoto infatti è un ottimo sport per far lavorare tutto il corpo, dalla testa ai piedi, il sistema cardiovascolare e respiratorio, e perdere peso evitando, ad esempio, l’impatto che ha la corsa sulle ossa e articolazioni».
Ipertensione e nuoto: quali sono i benefici?
«La pressione arteriosa è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue al loro interno – spiega il professor Stefanini -. Quando la pressione è superiore a valori stabiliti come normali, in generale entro 140/85 mmHg, significa che è aumentata la pressione del flusso di sangue nelle arterie. L’attività fisica moderata e costante di uno sport come il nuoto, che contribuisce a mantenere attivo l’organismo e favorisce il controllo del peso, aiuta a ridurre i valori della pressione e a migliorare progressivamente, grazie all’allenamento, la capacità di resistenza muscolare e cardiovascolare agli sforzi.
Infatti, il nuoto esprime il massimo dei benefici a livello cardiovascolare, cioè sull’attività del cuore, sulla pressione arteriosa e sulla circolazione, contribuendo ad aumentare la frequenza cardiaca e ridurre i livelli della pressione sanguigna senza stressare il corpo. Inoltre, il nuoto aiuta anche a tonificare i muscoli senza usare pesi che potrebbero non essere indicati per chi soffre di mal di schiena, dolore articolare e alla colonna, e a costruire la forza grazie alla resistenza dell’acqua bracciata dopo bracciata, e migliora anche la resistenza allo stress».
Ipertensione e sovrappeso: i benefici del nuoto
«All’ipertensione sono spesso associati sovrappeso, obesità, sindrome metabolica, diabete – prosegue il cardiologo -. Perdere peso può contribuire a ridurre l’ipertensione e quindi anche a tenere sotto controllo e prevenire la comparsa di cardiaci cardiovascolari come ictus e infarto, associati alla pressione alta. Il nuoto infatti, è uno sport efficace per bruciare calorie: basti pensare che un’ora di nuoto brucia quasi le stesse calorie di un’ora di corsa, senza però mettere sotto stress le articolazioni specie se la persona è in sovrappeso.
Nuotando in piscina a un ritmo basso o moderato, una persona di 90 chili brucia circa 423 calorie all’ora, che possono aumentare fino a 715 calorie all’ora nuotando a un ritmo più vigoroso. Per bruciare le stesse calorie con altre attività popolari a basso impatto, la stessa persona di 90 chili brucerebbe circa 314 calorie camminando a circa cinque chilometri all’ora per 60 minuti, 183 calorie in un’ora di yoga di base, mentre potrebbe bruciare 365 calorie in quell’ora allenandosi con la bicicletta ellittica».
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