Arriva la primavera e torna la voglia di fare attività fisica all’aperto. Con l’alluce valgo, però, indossare alcuni tipi di scarpe e praticare alcuni sport come la corsa o fare la partitella a pallavolo o beach volley con gli amici, può risultare doloroso.
Quali sport si possono praticare con l’alluce valgo? Ne parliamo con il dottor Federico Usuelli, responsabile di Ortopedia della caviglia e del piede di Humanitas San Pio X.
«Avere la predisposizione a sviluppare alluce valgo, oppure avere già la tipica deformazione a “cipolla” non significa non poter praticare sport. Anzi – sottolinea l’esperto – chi soffre di alluce valgo, uomini e donne, anche se queste ultime con più frequenza, può praticare ogni tipo di sport ad ogni livello, se il piede lavora al meglio e con un appoggio armonico tra le varie fasi del passo. Unica accortezza per tutti, però, è prendersi cura dei propri piedi, anche scegliendo l’attrezzatura sportiva più adatta allo sport che si pratica, incluse le scarpe che devono avere la capacità di ammortizzare balzi e passi, e le calze che non devono scivolare verso il basso e creare attriti che possono provocare vesciche».
Sport: come accorgersi se l’alluce valgo crea disarmonia nel passo?
«L’alluce valgo è una patologia multiforme, ovvero può manifestarsi in molti modi diversi come ad esempio una deformità lieve e non dolorosa, che quindi è compatibile con ogni tipo di sport anche ad alto livello, ma può dare dolore anche se la deformazione è lieve, oppure evolvere e rendere difficile indossare ogni tipo di calzatura – prosegue il dottor Usuelli -. In questi casi, qualunque tipo di attività fisica che preveda anche solo camminare, risulterà difficile e dolorosa. Quindi, chi soffre di alluce valgo non dovrebbe limitarsi a guardare la forma dell’alluce o la dimensione della “cipolla”, ma se sono presenti segni di disarmonia nel passo.
Calli (ipercheratosi): camminare al parco cittadino o fare trekking in montagna, praticare running, giocare a volley o a padel sono attività che necessitano di piedi in grado di dare la giusta spinta del piede e dell’avampiede in particolare. La presenza di ipercheratosi sulla pianta dei piedi, specie sotto la testa del secondo e del terzo metatarso (all’attaccatura delle dita dei piedi) sono segni di un alluce che non spinge nella fase corretta.
Bolle e vesciche a livello dell’alluce: sono il segno di sovraccarichi che rendono disarmonico l’appoggio del piede, ma mai banali. Infatti, anche famosi giocatori di tennis, come Jannik Sinner, sono stati costretti a ritirarsi da tornei importanti proprio per colpa delle vesciche.
Appoggio sbagliato: la deformità dell’alluce valgo può indurre ad avere un appoggio sbagliato con un carico maggiore sul bordo esterno della pianta del piede che, in sport come tennis, padel, basket o volley, può creare difficoltà di movimento quando sono necessari repentini cambiamenti di direzione.
In questo caso è raccomandata una valutazione del piede a cura dello specialista per valutare, con radiografie del piede in carico, cioè in posizione ortostatica (in piedi), la necessità di correggere l’alluce valgo, ricordando che moderne tecniche di correzione sono sempre meno invasive, e permettono di tornare in breve tempo a praticare qualunque sport, a qualunque livello, anche agonistico».
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