Anisocoria è il termine medico che indica la condizione in cui le pupille, ossia la parte rotonda e scura al centro degli occhi, hanno dimensioni diverse l’una dall’altra, mentre si parla di isocoria quando le pupille sono della stessa dimensione. In condizioni fisiologiche, le pupille cambiano dimensione per regolare la quantità di luce che entra nell’occhio, aumentando di dimensione al buio (midriasi) per far entrare più luce e riducendola con la luce intensa (miosi).
In genere, le pupille si dilatano o si restringono simultaneamente, ma se non succede, le pupille possono avere dimensioni diverse. L’anisocoria è un sintomo di diverse patologie, ma non è una malattia. Esistono tre tipi di anisocoria:
- Fisiologica: la più comune, è presente in circa il 15-30% della popolazione ed è caratterizzata da una naturale differenza di dimensione tra le pupille che però non è superiore a 1 millimetro. A seconda dei singoli casi, la differenza tra le dimensioni delle pupille può essere temporanea o permanente, più o meno costante anche quando la luce cambia, e in genere non è preoccupante.
- Meccanica: è la conseguenza di un trauma o di un’infiammazione all’occhio.
- Patologica: è il sintomo di una malattia dell’iride, cioè l’area colorata dell’occhio, oppure una malattia della pupilla, oppure dei percorsi informativi verso la pupilla.
Quali malattie possono essere associate a pupille di diverse dimensioni?
Le malattie che possono essere associate all’anisocoria patologica sono:
- Paralisi del terzo nervo cranico (TNP) a seguito di un’emorragia cerebrale, un trauma o un aneurisma.
- Sindrome di Horner: è caratterizzata da una pupilla molto grande, ptosi palpebrale nello stesso occhio, palpebra inferiore leggermente più alta, un occhio dall’aspetto infossato, poca o nessuna sudorazione su quel lato del viso.
- Pupilla tonica o sindrome di Adie: alla luce, una pupilla appare anormalmente grande, impiegando molto tempo a restringersi.
- Traumi oculari come per esempio colpi o perforazioni dell’occhio.
- Irite (infiammazione dell’iride) e uveite.
- Glaucoma ad angolo acuto.
- Tumori intraoculari.
- Meningiti, encefaliti.
Anche l’intossicazione da alcol e l’assunzione di alcuni farmaci (anticolinergici, pilocarpina, simpaticomimetici) possono causare pupille di dimensioni diverse.
L’elenco riportato non è da ritenersi esaustivo. E’ consigliabile rivolgersi al proprio medico di fiducia in caso di persistenza del sintomo.
Cosa fare contro le pupille di diverse dimensioni?
La presenza di anisocoria fisiologica non richiede alcun tipo di cura perché innocua. Contro l’anisocoria patologica è necessario comprendere le cause ed escludere altre patologie (ictus, tumori cerebrali, emorragia intracraniche o aneurismi cerebrali): in genere, la valutazione clinica dell’anisocoria patologica richiede test fisici ed esami diagnostici come TAC o risonanza magnetica.
Quando le pupille di dimensioni diverse sono la conseguenza di traumi (anisocoria meccanica), la correzione può richiedere un intervento chirurgico per riparare i danni causati dal trauma, sebbene in alcuni casi, non sia possibile ripristinare il corretto funzionamento del diaframma irideo; se il danno è dovuto a uveite o glaucoma, il medico specialista stabilirà il percorso di trattamento personalizzato per il paziente, mentre se la causa è farmacologica, il medico può scegliere di sostituire il farmaco.
Nelle sindromi neurologiche caratterizzate da una pupilla che risponde più lentamente rispetto al normale, alla luce, occhiali e somministrazione di pilocarpina, in genere, permettono di attenuare i sintomi della pupilla tonica.
Quando rivolgersi al medico se le pupille sono di diverse dimensioni?
Se l’anisocoria compare improvvisamente, è raccomandabile rivolgersi con urgenza a un medico per escludere la presenza di patologie gravi e pericolose come ictus o emorragia intracranica, ad esempio. Lo stesso vale per anisocoria che compare a seguito di un infortunio o in concomitanza con altri sintomi.