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Uomini: perché può calare il desiderio sessuale e cosa fare?

L’andropausa non esiste per l’uomo, questo è ufficiale. Per l’uomo soprattutto tra i 50 e i 70 anni, le alterazioni nel desiderio sessuale e nell’erezione che fino a vent’anni fa venivano giustificate con “è l’andropausa”, oggi sappiamo essere associate a diversi fattori che inducono il calo del testosterone, l’ormone della salute maschile. Il calo del desiderio sessuale, la difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione, dopo i 50 anni devono essere considerati campanelli d’allarme, più che situazioni “normali per l’età”.

Ne parliamo con il dottor Alessandro Pizzocaro, andrologo dell’Ambulatorio di Sessuologia di Humanitas San Pio X.

Se l’andropausa non esiste, perché può calare il desiderio sessuale dopo i 50 anni?

Archiviato una volta per tutte il termine “andropausa”, oggi si parla di deficienze parziali androgenetiche quando, per diversi fattori tra cui l’età, i livelli di testosterone calano nell’uomo. Infatti, dai 40 anni il testosterone cala del 2% ogni anno, e la riduzione è maggiore se si soffre di malattie metaboliche, diabete, eccetera. Sappiamo che la causa principale della riduzione dei livelli di testosterone è la sindrome metabolica, che è associata al sovrappeso, all’alimentazione ricca di grassi e zuccheri, e alla sedentarietà. Tuttavia, scarsa attività fisica, stress anche lavorativo temporaneo e depressione, sono ulteriori fattori che influenzano direttamente i livelli di testosterone nell’uomo. 

Gli effetti della riduzione del testosterone circolante, prima che su altri organi come il cuore e i muscoli, ad esempio, nell’uomo si vedono sul desiderio sessuale che cala insieme alla libido, e sulla capacità di avere e mantenere l’erezione. Inoltre, la riduzione della massa muscolare, perdita di tono muscolare e aumento di peso a livello addominale, sono altri segnali che i livelli di testosterone sono al di sotto della norma. 

Cosa fare per recuperare desiderio sessuale e libido?

Se libido e desiderio sessuale calano, è importante parlarne con il proprio medico o rivolgersi a un andrologo per valutare i livelli di testosterone nel sangue. Si tratta di un normale prelievo di sangue venoso che permette all’andrologo di valutare l’opportunità di integrare il testosterone per un periodo di tempo, finché i livelli non rientrano nella norma. 

In caso di disfunzione erettile, invece, è fondamentale capirne la causa prima di assumere qualunque farmaco (soprattutto quelli non prescritti che si possono acquistare online). Gli esami per la disfunzione erettile prevedono il doppler dinamico del pene per misurare l’afflusso di sangue ed esami del sangue per valutare la presenza di sindrome metabolica (ormoni, colesterolo, glicemia). Infatti, la disfunzione erettile può essere il primo campanello d’allarme di una malattia cardiovascolare da non sottovalutare, come diabete o ipertensione.

Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio

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