L’obesità è la causa di infertilità in assoluto più sottostimata dalle donne e coppie che vogliono programmare una gravidanza. Invece, i primi ostacoli si possono incontrare già al momento del concepimento, a causa di una infertilità tre volte superiore rispetto alle donne normopeso.
Ne parliamo con il dottor Luigi Mascheroni, medico del Centro di Chirurgia Bariatrica Humanitas San Pio X.
I problemi di infertilità femminile, in condizione di grave sovrappeso, sono in genere associati a problemi di natura ormonale, come la sindrome dell’ovaio policistico che, oltre ad aumentare la tendenza al sovrappeso, spesso induce nella donna lunghi periodi di amenorrea. Di conseguenza, le possibilità di rimanere incinta si riducono.
In caso di gravidanza, quali sono i rischi per la donna obesa e il feto?
Spesso la donna obesa o in grave sovrappeso presenta patologie pregresse correlate all’obesità come il diabete che aumenta il rischio di aborto spontaneo. Altre volte, invece, le problematiche che potrebbero insorgere nella donna obesa durante la gravidanza sono principalmente un maggiore rischio di sviluppare il diabete gestazionale, ma anche un aumentato rischio di gestosi (o preeclampsia), ovvero di ipertensione gestazionale. Per il feto, invece, l’obesità materna rappresenta un fattore di rischio per un’alterazione della sua crescita in utero, che può essere sia in eccesso, perché il diabete gestazionale comporta solitamente un incremento ponderale del feto, detto macrosomia fetale, sia in difetto.
Esiste inoltre, un aumentato rischio di parto pre-termine. Infine, anche il momento del parto potrebbe comportare maggiori rischi alla madre obesa se il parto avviene per via naturale in quanto, la donna obesa corre un maggior rischio di distocia, ossia di un parto difficoltoso e prolungato. In particolare, la distocia di spalle è caratterizzata dalla mancata espulsione delle spalle dopo la fuoriuscita della testa del bambino, una situazione particolarmente pericolosa. Anche un parto con taglio cesareo può essere pericoloso perché, in condizione di grave sovrappeso, i rischi di infezione, emorragie, ematomi, trombosi venosa ed embolia polmonare sono molto più elevati.
Il figlio di una mamma obesa sarà un bambino obeso?
Il rischio che il figlio di una madre obesa sia un bambino obeso può essere fino a quattro volte superiore rispetto ai figli di madri normopeso, poiché le alterazioni del metabolismo della madre, dovute all’eccesso di peso (insulino-resistenza, alterazioni del profilo glicemico, alterazioni del microbiota intestinale) agiscono fin dal periodo gestazionale sul feto. Questo causa effetti anche a lungo termine che esporranno il bambino al rischio di sovrappeso e/o obesità in età adulta.
L’obesità nella donna che desidera diventare madre rappresenta un importante fattore di rischio nella pratica ostetrica poiché risulta associata a un’aumentata probabilità di eventi sfavorevoli materni e fetali, inoltre costituisce un fattore di rischio indipendente di obesità infantile, persistente in età adulta. Ecco perché, prima di intraprendere una gravidanza, è fondamentale normalizzare il proprio peso corporeo, in modo da poterla affrontare nelle migliori condizioni fisiche e preservare non solo la propria salute, ma anche quella del nascituro.
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