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Nascere late preterm: assistenza clinica e Skin to Skin

In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità si accendono i riflettori sui bambini che nascono prematuri. Presso l’ospedale Humanitas San Pio X nascono ogni anno circa 50 bambini late preterm.

Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ogni anno circa 15 milioni di neonati in tutto il mondo nascono pretermine: 1 bambino su 10 nasce prima della 37ª settimana di gestazione. Tra questa popolazione di neonati prematuri i neonati late preterm (34-36 + 6 settimane di gestazione) rappresentano il 70-74% di tutti i neonati pretermine e il 6% dei neonati nati in Italia.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Fabrizio Ciralli, Responsabile dell’Unità Operativa di Neonatologia e Patologia Neonatale di Humanitas San Pio X.

I neonati late preterm sono a maggior rischio rispetto ai neonati a termine di sviluppare problematiche post natali, quali instabilità nella termoregolazione, ipoglicemia, distress respiratorio, ittero, difficoltà nell’alimentazione e problemi neurologici. 

In tali casi il neonato è ricoverato nell’Unità operativa di Patologia Neonatale dell’ospedale Humanitas San Pio X che dispone di 5 posti di cui 2 di isolamento, adeguatamente attrezzati per ogni necessità di supporto assistenziale sub-intensivo che include anche l’eventuale necessità di assistenza respiratoria non invasiva. 

I medici neonatologi e infermiere pediatriche garantiscono un’adeguata assistenza clinica, diagnostica e terapeutica. Se necessario sono inoltre presenti medici con specifiche competenze in ambito cardiologico, oculistico, genetico, neurologico, radiologico e neuroradiologico. Inoltre i neonati che necessitano di valutazioni cliniche e accertamenti diagnostici possono disporre di un servizio ambulatoriale di follow-up.

Skin to skin

L’assistenza a questi piccoli comincia sin dalla nascita, favorendo il contatto pelle a pelle (skin to skin) con la madre, in presenza dell’altro caregiver, in modo da migliorare la stabilizzazione post-parto della frequenza cardiaca, l’attività respiratoria, il controllo della temperatura, la glicemia, la stabilità metabolica del neonato e l’allattamento precoce al seno.

Il contatto pelle a pelle è promosso dalla Società Italiana di Neonatologia, in questa Giornata Mondiale della Prematurità, per ricordare alla famiglia che il legame con il proprio neonato, anche se prematuro, continua anche dopo la nascita potendosi occupare attivamente dell’assistenza del proprio figlio, divenendo parte integrante delle cure insieme ai professionisti sanitari.

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
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