Cos’è l’Ambulatorio di fisioterapia e osteopatia per il bambino e la donna?
L’ambulatorio di fisioterapia e osteopatia dedicato al neonato, al bambino e alla donna nasce con l’obiettivo di offrire alla famiglia un momento di osservazione delle competenze acquisite ed emergenti del bambino accanto alla valutazione e trattamento osteopatico.
L’attività ambulatoriale si rivolge anche alle donne che durante la gravidanza o successivamente necessitano di un intervento fisioterapico e osteopatico.
Il bambino già alla nascita è competente per interagire con i genitori attraverso i segnali neurocomportamentali (mimica facciale, gesti e motricità, colorito della pelle, sbadiglio, singhiozzo, eccetera) che, osservati e interpretati, facilitano nella comprensione dei suoi bisogni. Ruolo dei professionisti specializzati nel mondo pediatrico è di offrire la proprie competenze specifiche e sostenere i genitori nel loro ruolo di principali promotori dello sviluppo infantile.
La valutazione neurocomportamentale del bambino, integrata alla valutazione osteopatica, coinvolge direttamente i genitori per aiutarli nell’osservazione e interpretazione dei bisogni del figlio, offrendo loro soluzioni pratiche che rispondano alle necessità evidenziate.
A cosa serve l’Ambulatorio di fisioterapia e osteopatia per il bambino e la donna?
L’osteopatia pediatrica è una metodica che attraverso tecniche gentili e rispettose della tranquillità del bambino può essere un valido strumento terapeutico per il bambino e per la donna.
Per il bambino
Asimmetrie posturali (del capo, del tronco, dei piedi, ecc.) irrequietezza nei periodi di veglia, difficoltà nella transizione dei ritmi sonno-veglia, coliche e altre difficoltà si possono presentare nei primi anni di sviluppo del bambino. Nei primi mesi di vita il bambino non è autonomo nel cambio di posizione; l’Organizzazione Mondiale della Sanità dà indicazioni di far dormire il bambino in posizione supina nei primi 6 mesi di vita, dove il capo rimane ruotato da un lato. La letteratura scientifica indica che nei primi 3-4 mesi è il periodo in cui si registra un’alta incidenza di anomalia nella forma (anomalia morfologica) del cranio.
Altri fattori che possono incidere nella preferenza di ruotare il capo da un lato possono essere il posizionamento fetale, il travaglio difficoltoso, poca variabilità delle posizioni durante la veglia, il poco utilizzo della posizione prona (tummy time) e posizioni preferenziali durante l’allattamento.
Le asimmetrie craniche, oltre a rappresentare un problema estetico, possono disorganizzare la prima fase dello sviluppo posturo-motorio del bambino, causando squilibri muscolari, asimmetrie posturali a livello del collo come il torcicollo posturale o della colonna con atteggiamento dell’asse a “virgola”, o asimmetrie nell’uso funzionale della motricità. Le asimmetrie posturali del capo rispetto alla colonna possono portare anche ad asimmetrie nell’uso della motricità oculare.
L’intervento preventivo osteopatico insieme a un intervento fisioterapico volto a fornire indicazioni specifiche ai genitori da inserire nell’accudimento quotidiano del bambino, sono un valido strumento terapeutico per sostenere e promuovere le fisiologiche acquisizioni motorie e psicomotorie del bambino.
Per la donna
L’intervento osteopatico dedicato alla donna in gravidanza aiuta nel risolvere dolori muscoloscheletrici (dolori alla colonna, al bacino, formicolii alle braccia, tensioni muscolari, eccetera) che si possono presentare per l’adattamento del corpo materno alla progressiva crescita del figlio con conseguente modificazioni nella postura della colonna.
Successivamente alla nascita, il trattamento osteopatico rivolto alla mamma può aiutare a risolvere dolorabilità muscolari dovute, ad esempio, alle posizioni di allattamento o al tenere in braccio il bambino in posizioni poco variabili.
La mamma che richiede un trattamento osteopatico può percepire, direttamente con la propria esperienza, che le tecniche osteopatiche utilizzate sono tecniche dolci, lente e rispettose del benessere del paziente durante il trattamento.