Cos’è l’osteopenia?
Per osteopenia si intende l’indebolimento e assottigliamento delle ossa causato dalla riduzione qualitativa e quantitativa della massa ossea. In generale, lievi livelli di osteopenia sono considerati fisiologici del processo di invecchiamento del tessuto osseo, in particolare con la menopausa e le alterazioni ormonali (osteopenia porotica). L’osteopenia non diagnosticata e curata adeguatamente può portare a osteoporosi. Sebbene l’osteopenia sia più frequente nella popolazione di sesso femminile, per i cambiamenti ormonali che si verificano in menopausa, tuttavia non è rara neppure in quella di sesso maschile, a causa della riduzione dei livelli di testosterone.
Esistono altre forme di osteopenia:
- osteopenia displastica precoce
- osteopenia necrotica, dovuta ad alterazioni del microcircolo locale che provoca la morte delle cellule del tessuto osseo (osteonecrosi)
- osteopenia malacica tipica del bambino con rachitismo.
Quali sono le cause dell’osteopenia?
La riduzione della massa ossea che provoca osteopenia associata all’età e alla menopausa, è causata dal progressivo rallentamento dell’attività di alcune cellule, gli osteoblasti, che hanno la funzione di costruire nuovo tessuto osseo. L’osteopenia, infatti, può essere considerato un campanello d’allarme per l’osteoporosi primaria, cioè causata da età o menopausa.
Negli altri casi, invece, le cause possono essere di tipo vascolare, nell’osteopenia necrotica, o da alterazioni nel funzionamento dei processi cellulari associati alla formazione del tessuto osseo (osteogenesi), oppure da osteoporosi secondaria all’uso prolungato di alcuni farmaci o a patologie, tra cui sindromi da malassorbimento, ipogonadismo, ipertiroidismo, mieloma multiplo. Altri fattori che aumentano il rischio di osteopenia sono la sedentarietà, carenze di calcio, magrezza eccessiva, abuso di alcol, abitudine al fumo di sigaretta.
La diagnosi precoce di osteopenia è fondamentale per la prevenzione dell’osteoporosi primaria e secondaria.
Quali sono i sintomi di osteopenia?
L’osteopenia, così come l’osteoporosi non dà sintomi. Questo, in molti casi, rende difficile diagnosticare precocemente entrambe le malattie.
Si può prevenire l’osteopenia?
L’osteopenia si può prevenire con attività fisica regolare, alimentazione ricca di calcio e di vitamina D (salmone, tonno, tuorlo dell’uovo). Fondamentale è limitare o eliminare il consumo di fumo e alcol, che aumentano i fattori di rischio.
Come si diagnostica l’osteopenia?
L’esame che permette di diagnosticare l’osteopenia si chiama MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). La MOC è una densitometria dei sali minerali presenti nelle ossa, che permette di misurare la demineralizzazione ossea e diagnosticare sia la presenza di osteopenia che di osteoporosi. Si tratta di un esame rapido e indolore che utilizza i raggi X.
In genere, la MOC è raccomandata nelle persone di sesso femminile over 50, in menopausa e post-menopausa, e nelle persone di sesso maschile over 50, e nei casi di fratture frequenti.
Come si tratta l’osteopenia?
In caso di diagnosi di osteopenia, la cura prevede l’adozione di uno stile di vita sano e attivo, con attività fisica regolare almeno tre volte a settimana, sia di tipo aerobico (camminata a passo veloce, ad esempio) che di resistenza per la tonificazione dei muscoli, alimentazione ricca di calcio e vitamina D.
Su indicazione del medico, ma solo in casi selezionati, possono essere somministrati anche farmaci (alendronato, ibandronato, raloxifene, risedronato, acido zoledronico) che aumentano la densità ossea.
Nelle donne in menopausa e in assenza di fattori di rischio importanti, la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) a basso dosaggio, può favorire il mantenimento della salute ossea e migliorare la densità ossea, specie in associazione a una buona alimentazione e attività fisica adeguata