La secchezza vaginale, nota anche come atrofia vaginale, è un disturbo molto comune che colpisce circa la metà delle donne in menopausa. Se non trattata adeguatamente, la secchezza vaginale tende a diventare un disturbo invalidante.
Ne parliamo con la dott.ssa Diana Pettinato, ginecologa di Humanitas San Pio X.
Qual è la causa della secchezza vaginale?
La causa principale della secchezza vaginale in menopausa è la carenza di estrogeni. Durante la menopausa, le ovaie cessano di produrre estrogeni, causando una serie di cambiamenti fisiologici in tutto il corpo, tra cui l’assottigliamento e la progressiva riduzione della lubrificazione dei tessuti vaginali.
Gli ormoni estrogeni svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere la salute vaginale, ad esempio:
- promuovono e aumentano il flusso sanguigno nella vagina favorendo l’apporto di nutrienti e ossigeno ai tessuti
- stimolano la produzione di collagene, una proteina che conferisce elasticità e tono ai tessuti vaginali,
- regolano il pH vaginale che ostacola la proliferazione di batteri dannosi e favorisce la crescita dei batteri “buoni” (microbiota vaginale) che proteggono la vagina dalle infezioni.
La carenza di estrogeni in menopausa può portare all’assottigliamento della mucosa vaginale che diventa più fragile, perdendo elasticità e idratazione; alla riduzione della lubrificazione vaginale, causando secchezza e disagio durante i rapporti sessuali; all’aumento del pH vaginale che diventa più alcalino, aumentando il rischio di infezioni batteriche e fungine.
Oltre alla carenza di estrogeni, altri fattori possono contribuire alla secchezza vaginale in menopausa, tra cui l’abitudine al fumo che riduce il flusso sanguigno e danneggia i tessuti, peggiorando la secchezza vaginale, alcuni farmaci, come gli antidepressivi e gli antistaminici, possono avere come effetto collaterale il peggioramento della secchezza vaginale, lo stress, che può influenzare i livelli ormonali e peggiorare i sintomi della secchezza vaginale, il diabete, che può danneggiare i nervi e i vasi sanguigni della vagina, contribuendo alla secchezza.
Cosa fare in caso di secchezza vaginale?
Se si soffre di secchezza vaginale in menopausa, è importante consultare il medico per individuare la causa e ricevere il trattamento adeguato. Esistono diverse opzioni terapeutiche disponibili, tra cui:
- Terapia ormonale sostitutiva (TOS): può aiutare a ripristinare i livelli di estrogeni nel corpo e ad alleviare i sintomi della secchezza vaginale. La TOS può essere somministrata per via orale, vaginale o transdermica.
- Lubrificanti vaginali: a base d’acqua o di altre sostanze come l’acido ialuronico e la vitamina E possono aiutare a idratare la vagina e a rendere i rapporti sessuali più confortevoli.
- Idratanti vaginali: contengono sostanze che aiutano a trattenere l’umidità nella vagina e a migliorare la lubrificazione naturale.
- Laserterapia vaginale: utilizza un laser per stimolare la produzione di collagene e migliorare la circolazione sanguigna nella vagina.
- Radiofrequenza quadripolare dinamica: favorisce la rigenerazione dei tessuti profondi della vagina e della vulva, e l’assorbimento locale di sostanze bioattive o acido ialuronico.
- Chirurgia: in alcuni casi gravi, può essere un’opzione per correggere l’assottigliamento e il rilassamento dei tessuti vaginali.
È importante ricordare che la secchezza vaginale in menopausa è un problema comune e curabile. Con il giusto trattamento, è possibile alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita della donna in menopausa.
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