L’ipermetropia è un difetto che, da giovani, può in alcuni casi venire compensato con un meccanismo naturale chiamato accomodazione. Con l’età, l’occhio non è più in grado di compensare, e la visione degli oggetti vicini può essere difficoltosa.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Pietro Rosetta, Responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X.
Cosa vuol dire essere ipermetropi?
L’ipermetropia è un difetto visivo della refrazione caratterizzato per lo più dalla difficoltà degli occhi di mettere a fuoco gli oggetti vicini. Essere ipermetropi, quindi, significa non riuscire a vedere con chiarezza gli oggetti vicini rispetto a quelli lontani, esattamente il contrario di ciò che accade nelle persone miopi.
Nelle persone con ipermetropia, l’asse del bulbo oculare ha una lunghezza inferiore rispetto alla norma, e la cornea e il cristallino hanno una minore capacità refrattiva. Questo significa che vedere le parole scritte su un libro o il cibo nel piatto può essere sfocato dal momento che la formazione delle immagini ottiche sulla retina passano dalla messa a fuoco sulla cornea e sul cristallino che, nell’ipermetropia, hanno una funzionalità ridotta.
Tuttavia, per correggere il difetto, gli occhi degli ipermetropi sono indotti ad usare continuamente i muscoli interni degli occhi, sottoponendoli a uno sforzo continuo per cercare di mettere a fuoco le immagini.
Quali sono i sintomi dell’ipermetropia e come si cura?
Le persone ipermetropi presentano di frequente bruciore agli occhi, ipersensibilità alla luce, tendenza alla lacrimazione. Lo sforzo continuo di mettere a fuoco gli oggetti e le immagini durante attività quali lo studio e il lavoro, può provocare dolore agli occhi e mal di testa.
In presenza di difficoltà a vedere da vicino, e di sintomi associati, è raccomandato rivolgersi all’oculista per una valutazione globale della salute dell’occhio. Sulla base della diagnosi e delle caratteristiche del paziente, lo specialista può consigliare diverse tecniche correttive per correggere l’ipermetropia sia chirurgiche che laser. È importante in tal caso selezionare il paziente per escludere controindicazioni all’intervento e selezionare la tecnica chirurgica più indicata.
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