Sabato 22 marzo alle ore 17:30 presso il Teatro Carcano di Milano si terrà l’incontro “Donne che ballano” un confronto sul ruolo femminile nella società odierna e su come le sfide sociali, il corpo e la malattia influenzano il modo in cui le donne vivono ed esprimono sé stesse.
Ad affiancare Lella Costa in questo talk saranno l’attrice, regista e drammaturga Silvia Gallerano, che insieme all’ospedale ha ideato laboratori teatrali che sfruttano la potenza dell’arte scenica per promuovere la salute femminile, e la professoressa Domenica Lorusso, responsabile Ginecologia Oncologica di Humanitas San Pio X. L’incontro trae ispirazione dallo spettacolo con Lella Costa Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione, in scena al Teatro Carcano dal 19 al 23 marzo, che racconta storie di donne capaci di trasformare ostacoli in opportunità, e vuole essere una riflessione sui corpi femminili e su come possano rappresentare sia un limite, sia una possibilità di emanciparsi. Un inno alla possibilità per ogni donna di “ballare” e scrivere la propria rivoluzione in ogni fase della vita dall’adolescenza all’età fertile fino alla menopausa.
Teatro Carcano e il centro donna Humanitas per lei dell’ospedale proseguono la loro virtuosa e innovativa collaborazione per il progetto “La salute femminile va in scena”, che sfrutta la potenza dell’arte teatrale e il suo linguaggio esperienziale per promuovere la salute della donna.
L’evento si svolge presso il Teatro Carcano, Corso di Porta Romana, 63, 20122 Milano ad ingresso gratuito su prenotazione.
Se non posso ballare, non è la mia rivoluzione: lo spettacolo
Serena Dandini e Lella Costa si trovano a convergere all’interno di uno spettacolo teatrale che porta la firma di Serena Sinigaglia. In scena donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sono riconosciute come maestre e pioniere.
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