Che cos’è?
La bilirubina è un pigmento biliare prodotto in gran parte dalla degradazione dell’emoglobina a seguito della distruzione dei globuli rossi. Per giungere al fegato deve legarsi all’albumina (bilirubina indiretta), qui si lega all’acido glucuronico (bilirubina diretta), diventa solubile e può essere escreta dalla bile o dalle urine.
Perché misurarla?
Il test può avere luogo in due modi: dosando la bilirubina totale e quella frazionata. Il livello del pigmento biliare indica lo stato di salute del fegato e può essere utile per individuare l’eventuale presenza di occlusione delle vie biliari, epatiti, cirrosi, ittero. Una aumento della bilirubina diretta segnala un danno epatico; mentre un aumento di quella indiretta può suggerire un’alterazione nel ciclo di degradazione dell’emoglobina.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Il prelievo viene effettuato generalmente di mattina. Il medico suggerirà se è necessario essere a digiuno.
È pericoloso o doloroso?
L’esame non è né pericoloso né doloroso. Il paziente può percepire il fastidio dovuto all’ingresso dell’ago nel braccio.
Come si svolge?
L’esame viene effettuato attraverso un normale prelievo del sangue.