Che cosa sono i folati?
Con il termine “folati” ci si riferisce sia all’acido folico di origine sintetica presente in integratori e alimenti fortificati che le sue forme naturalmente presenti nel cibo. Conosciuti anche come vitamina B9, una loro mancanza può condurre ad anemia megaloblastica e accrescere il rischio di anomalie congenite, di certe forme di cancro, di disfunzioni cognitive nella terza età e, se unite a un aumento della concentrazione di omocisteina, di malattie cardiovascolari.
A cosa servono i folati?
Nel caso dei folati l’Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha permesso l’utilizzo dei seguenti claim:
- collaborano alla crescita dei tessuti materni durante la gravidanza
- collaborano alla normale sintesi di aminoacidi
- collaborano alla normale formazione del sangue
- collaborano a un normale metabolismo dell’omocisteina
- collaborano al normale funzionamento del sistema immunitario
- collaborano all’abbassamento della stanchezza e della fatica
- ricoprono un ruolo nel processo di divisione cellulare.
Gli integratori alimentari che danno almeno 400 μg di acido folico per porzione giornaliera possono anche avere l’indicazione secondo cui la supplementazione con acido folico accresce il livello di folati nella donna incinta mentre bassi livelli di folati in gravidanza sono un fattore di rischio per il manifestarsi di difetti del tubo neurale nel feto in via di sviluppo. Questa indicazione deve però essere collegata all’informazione che la fascia di popolazione per cui è idonea è quella delle donne in età fertile e che gli effetti benefici possono essere ricavati con un’assunzione giornaliera di acido folico di 400 μg per almeno un mese prima e tre mesi dopo il concepimento.
Avvertenze e possibili controindicazioni
L’assunzione di folati e acido folico è solitamente ritenuta sicura; a dosi elevate può però essere collegata a nausea, gonfiore e insonnia. La supplementazione con acido folico può anche nascondere i sintomi di carenze di vitamina B12 anche gravi.
Alti dosi di acido folico potrebbero diminuire l’efficacia degli anticonvulsivanti. L’assorbimento dell’acido folico può invece essere minimizzato da tanti altri farmaci, ad esempio gli antidiabetici, i medicinali contro l’insonnia e certi antibiotici.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera il parere medico. Per assicurarsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre meglio affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.