Che cos’è la valeriana?
La valeriana, grazie alle sue proprietà calmanti, è largamente utilizzata per trattare sintomi lievi di stress mentale e favorire il sonno, diminuendo il tempo necessario per addormentarsi e migliorando la qualità del riposo.
Come agisce?
Valeriana è il nome comune della valeriana officinalis: una pianta ricca di principi attivi, con effetto sedativo e calmante sia sul sistema nervoso che sull’intestino, concentrati soprattutto nelle radici. Queste vengono essiccate e utilizzate per trattare disturbi di origine nervosa. La valeriana può essere impiegata anche come carminativo (sostanza capace di impedire la formazione di gas nell’intestino o di favorirne l’emissione), sebbene più raramente.
Le proprietà della pianta sono dovute ad alcuni alcaloidi che sono in grado di inibire l’attività del GABA (l’acido gamma-aminobutirrico), mediatore chimico responsabile dell’eccitabilità neuronale. L’attività carminativa dipende invece dalla presenza al suo interno dei terpeni e dei flavonoidi, che esercitano un’azione calmante su crampi e dolori addominali.
Come si assume?
È disponibile in varie forme: compresse, caramelle, tisana, gocce, tintura madre.
Possibili effetti collaterali
Il principio attivo è generalmente ben tollerato. Tuttavia l’uso eccessivo e/o oltremodo prolungato di questa sostanza può causare emicrania, insonnia, eccitabilità, bradicardia (diminuzione della frequenza cardiaca), aumento della pressione.
Controindicazioni e avvertenze
L’uso di questo rimedio fitoterapico è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento. Inoltre non ci sono dati scientifici in merito alla sicurezza della valeriana nei bambini. Pertanto, bisogna evitare di utilizzarla al di sotto dei sei anni. Infine, non va assunta insieme ad altri farmaci come i barbiturici, perché si rischia di indurre uno stato di sedazione eccessiva.