Che cos’è il cadmio?
Il cadmio è un metallo pesante che si può trovare nel cibo e in piccoli quantitativi viene assorbito dall’organismo, dove viene trattenuto a livello dei reni e del fegato, con la possibilità di rimanervi per decine di anni.
A che cosa serve?
Può partecipare all’attivazione di alcuni enzimi. Può anche sostituirsi allo zinco presente regolarmente all’interno della carbossipeptidasi, enzima presente nel pancreas e nell’intestino attivo nella digestione delle proteine.
In quali alimenti è presente?
Al pari di arsenico e piombo, è ritenuto un contaminante del cibo. La sua presenza, che può essere osservata in molti alimenti, dipende dalle concentrazioni di questo elemento nel terreno, nell’acqua e nell’aria.
Fra gli alimenti maggiormente ricchi di cadmio ci sono fegato, funghi, molluschi, polvere di cacao e alghe essiccate.
Qual è il suo fabbisogno giornaliero?
Non esiste una dose giornaliera consigliata.
Quali conseguenze può determinare una sua carenza?
Non si conoscono momentaneamente patologie derivanti dalla carenza di cadmio.
Quali conseguenze possono scaturire da un suo eccesso?
L’accumulo di cadmio nell’organismo a lungo andare può causare differenti disturbi. Gli organi che ne risentono maggiormente sono i reni, la cui attività può essere compromessa dalla presenza di questo metallo conducendo nei casi peggiori a insufficienza renale.
Un eccesso di cadmio può inoltre procurare diarrea, mal di stomaco e vomito, un processo di demineralizzazione delle ossa che può causare fratture, problemi di fertilità, danneggiamenti al sistema nervoso e a quello immunitario e disturbi psicologici.
Il cadmio è infine catalogato come sostanza cancerogena di gruppo 1 dall’International Agency for Research on Cancer.
È vero che l’assunzione è associata a cancro al seno?
L’assunzione eccessiva è stata associata dalla ricerca scientifica ad una crescita della possibilità di sviluppo del cancro non solo al seno, ma anche ad altri organi quali polmone, vescica ed endometrio.