Che cos’è il sale rosa dell’Himalaya?
Famoso con il nome tipico di sale dell’Himalaya o sale rosa, si tratta di un tipo di salgemma proveniente dalle miniere incontaminate di Kewra in Pakistan. I cristalli di questo particolare sale hanno una particolare colorazione dal bianco rosato all’arancio scuro, passando per le diverse sfumature di rosa, dovute all’alto contenuto di ossido di ferro – e proprio questa sua caratteristica cromatica gli vale l’appellativo di sale rosa.
Questo sale è particolarmente apprezzabile perché sembra non subisca alcun processo di raffinazione, ma che venga raccolto e lavorato interamente a mano: lavato con acqua pura e macinato a pietra senza l’ausilio di macchinari e agenti chimici, metodica che garantirebbe la sua naturale ricchezza di minerali e oligoelementi.
Reperibilità
Il sale rosa dell’Himalaya è reperibile dodici mesi l’anno ed è ormai altamente reperibile in quasi tutti i supermercati di Italia. Per uso culinario si trova in cristalli grandi, molto simili al più comune sale grosso da cucina e in cristalli piccoli simili al comune sale fino. Viene commercializzato anche in pezzi grandi per fini diversi da quello gastronomico (per esempio per costruire lampade).
Quali sono le proprietà nutrizionali?
100 grammi di sale rosa dell’Himalaya non apportano alcuna caloria e sono composti approssimativamente per il 95-98% di cloruro di sodio e per la rimanente parte da 84 diversi minerali e oligoelementi. Nonostante il contenuto di sodio di questo sale sia inferiore a quello del normale sale da cucina, è sempre bene non superare il quantitativo complessivo di 4 grammi di sale al giorno.
Benefici e controindicazioni
Il sale rosa dell’Himalaya possiede diverse proprietà benefiche: in particolare, favorisce l’equilibrio dei liquidi all’interno e all’esterno delle cellule e partecipa alla trasmissione degli impulsi elettrici nel cervello. Grazie alla presenza di numerosi sali minerali al suo interno, sarebbe inoltre un valido alleato nelle azioni di prevenzione dei crampi muscolari. Tra le altre virtù che gli vengono attribuite, il sale rosa sembra essere in grado di favorire la disintossicazione dell’organismo dalle tossine e di ridurre il reflusso gastro-esofageo.
Questo sale viene inoltre utilizzato nel settore benessere per la cura del corpo: strofinato sulla pelle esercita un’azione di peeling eliminando le cellule morte dallo strato più esterno della cute e stimolando la circolazione, mentre disciolto nella vasca da bagno aiuterebbe a ridurre la presenza della cellulite.
Le controindicazioni sono le medesime del sale marino e del salgemma e riguardano la presenza del sodio al suo interno. Se assunto in quantità eccessive, può comportare l’aumento della pressione sanguigna (anche in gravidanza), della ritenzione di liquidi e del rischio di sviluppare carie e osteoporosi, e può danneggiare i reni. Nonostante questo sale contenga meno sodio del normale sale da cucina e il rischio di ipertensione legato al suo consumo sia quindi inferiore, è sempre bene non superare il quantitativo complessivo di 4 grammi di sale al giorno.
Possibili interazioni
Poiché il consumo di sale può comportare la predisposizione a sviluppare patologie come pressione alta e osteoporosi (oltre che comportare indirettamente molti altri disturbi), se ne sconsiglia l’assunzione a soggetti che soffrono di queste patologie o che hanno familiarità per queste stesse patologie.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.