Lo sport è importante e contribuisce alla salute e al benessere di tutto l’organismo. Per praticarlo però, occorrono alcune accortezze per evitare di incorrere in traumi. Particolare attenzione deve essere posta dopo i quarant’anni, quando è ancora più importante non cimentarsi da principianti in un’attività sportiva senza adeguata preparazione e informazione.
Le principali attività sportive e i rischi più comuni
Nel caso di kick boxing e arti marziali a essere coinvolti sono mano, polso, ginocchio e piede. Gli infortuni più comuni sono:
- fratture dei metacarpi della mano, che si manifestano con dolore immediato e gonfiore;
- le lesioni dei legamenti del polso, i cui sintomi caratteristici sono dolore, gonfiore e instabilità dell’articolazione;
- lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio e sindrome da sovraccarico cartilagineo per quanto riguarda il ginocchio (con dolore e gonfiore)
- contusione del collo del piede.
Nel basket e nel volley invece sono particolarmente sollecitate le mani (con distorsioni delle dita), le ginocchia, coinvolte con traumi distorsivi e disturbi dell’apparato estensore e le caviglie che possono andare incontro a distorsioni e fratture. Le caviglie e i piedi sono invece a rischio infortunio nel caso della corsa con possibili metatarsalgie e traumi distorsivi .
Il tennis e lo squash sollecitano invece spalla, gomito, polso e piede, con il rischio di lesione ai legamenti del polso, lesioni alla cuffia dei rotatori (spalla), epicondilite, ovvero infiammazione dei tendini del gomito, e infiammazione ai legamenti del piede senza escludere anche in questo caso traumi distorsivi di ginocchio e caviglia.
il calcio/calcetto è lo sport che maggiormente sovraccarica l’articolazione del ginocchio con traumi distorsivi e conseguenti lesioni legamentose e meniscali, a seguire la caviglia anche in questi casi coinvolta da traumi distorsivi.
Ciclismo, mountain bike e motociclismo infine sollecitano in particolare la mano e l’avambraccio, con patologie infiammatorie da overuse (mano) e sindrome compartimentale cronica (avambraccio).
Come prevenire i traumi?
La pratica di questi sport deve prevedere stretching (anche alle dita, laddove particolarmente sollecitate) e warm up muscolare, l’uso di calzature adeguate e di protezioni (cerotti, bendaggi, guantoni nel kick boxing e arti marziali); è inoltre importante scegliere la racchetta con la giusta impugnatura e un terreno di gioco in mateco (nel tennis e nello squash).
“Solo dopo un’adeguata valutazione dei propri limiti fisici possono essere praticati corsi di fitness e sport come corsa, sci , tennis e calcio eseguiti a ritmi sostenuti. Esasperare la pratica dello sport per tornare rapidamente in forma può portare a problemi di sovraccarico cartilagineo ad anca, ginocchio e caviglia; è inoltre molto comune la patologia muscolare con traumi distrattivi conseguenti anche ad una alterata postura: se già presenti piccoli fastidi, talvolta sottovalutati, possono aggravarsi con un’attività fisica non adeguata. Perdere peso, eseguire un’attenta preparazione muscolare e di lavoro aerobico e sottoporsi a valutazione cardiologica e ortopedica può aiutare a prevenire traumi che potrebbero richiedere anche lunghi periodi di inattività, inficiando la normale vita lavorativa e relazionale oltre a quella sportiva”, spiega il dottor Bruno Violante, Responsabile di Ortopedia e Chirurgia Protesica in Humanitas San Pio X.
Attenzione alla stanchezza
“La stanchezza – continua il medico – è un campanello d’allarme che suona quando il limite di resistenza fisica e muscolare è stato raggiunto. Sport dinamici come sci, tennis, corsa, ciclismo, calcio vanno praticati tenendo conto della stanchezza che rende i muscoli meno elastici. La capacità propriocettiva, cioè quella reazione automatica del corpo a una perdita di equilibrio, viene a diminuire drasticamente aumentando così il rischio di traumi con conseguente incremento di lesioni muscolari, distorsioni e fratture anche gravi”.
“La prevenzione dei traumi sportivi passa anche attraverso la conoscenza, è dunque importante essere al corrente dei rischi specifici legati all’attività che si intende iniziare, proteggere il corpo con i dispositivi più adatti ed evitare la “partitella” amatoriale se non si è preparati adeguatamente” conclude il dottor Violante.
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