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Tartufo bianco

Che cos’è il tartufo bianco?

Si tratta di funghi Ascomiceti con conformazione di tubero che crescono sottoterra in simbiosi con le radici di piante arboree; la pianta dà al tartufo le sostanze nutritive elaborate tramite fotosintesi, mentre il tartufo con i suoi sottili filamenti consente alle radici una penetrazione profonda nella terra. Caratterizzati da un odore penetrante e molto tipico, si usano in gastronomia nella preparazione e nella finitura di svariate pietanze. I tipi di tartufo più pregevoli sono il tartufo bianco pregiato e il tartufo nero pregiato.

Il tartufo bianco è ritenuto quello di più valore. Si trova quasi solo nelle zone del Centro e del Nord Italia e in Istria: ha una scorza liscia, giallognola o bianca, polpa bianca, rosata o marroncino chiaro. È adatto a essere consumato principalmente crudo. Certe varietà, tipo il tartufo bianco d’Alba, sono specialmente pregiate e costose.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

Visto che dal punto di vista della composizione chimica sono molto somiglianti, il tartufo bianco possiede le medesime proprietà nutrizionali del tartufo nero. 100 grammi di tartufo nero danno circa 31 Calorie e contengono approssimativamente:

Fra i minerali contenuti nel tartufo bianco solitamente troviamo potassio, sodio, magnesio, zinco e rame. Calcolando le dosi ridotte usate, il tartufo bianco ha un valore nutritivo limitato; il valore di questo speciale fungo non è nell’apporto alimentare, ma nel suo profumo.

Possibili interazioni

A oggi non si conoscono interazioni tra il consumo di tartufo bianco e l’assunzione di medicinali o altre sostanze.

Stagionalità

Il tartufo bianco si raccoglie tra settembre e dicembre. Non è facilmente reperibile.

Benefici e controindicazioni

Numerosi sono gli eventuali benefici che possono venire dal mangiare tartufo bianco. Pieno di proteine e fibre e povero di grassi, lo possono mangiare persone di ogni età, anche se affetti da problemi cardiovascolari, poiché non contiene colesterolo. Il minimo apporto di carboidrati e zuccheri fa in modo che questo fungo possa venire apprezzato anche da persone affette da diabete. Per poter conservare il suo apporto vitaminico si consiglia di mangiarlo crudo, dal momento che la gran parte delle vitamine si dissolve con le temperature elevate. Non contiene glutine, e quindi lo possono mangiare e apprezzare anche persone affette da intolleranza al glutine o con celiachia.

A oggi non si è a conoscenza di controindicazioni al consumo di tartufo, a parte che non si soffra di allergia specifica.

Disclaimer

Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

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