Che cos’è la frattura vertebrale?
La frattura è l’interruzione della continuità di un osso e questa può verificarsi anche a livello vertebrale.
La sua presenza altera il profilo della colonna vertebrale ed è importante intervenire in maniera appropriata per scongiurare il rischio di un’alterazione permanente della postura del paziente.
Quali sono le cause?
L’osteoporosi è la causa principale di frattura vertebrale. Si tratta di una malattia degenerativa che causa un assottigliamento e dunque un indebolimento della struttura ossea interna, con il rischio che la vertebra collassi su se stessa.
La frattura vertebrale però può anche essere il risultato di un trauma. Nei pazienti con osteoporosi, data la fragilità ossea, è sufficiente un trauma minimo (una caduta di lieve entità, il sollevamento di un peso, un movimento troppo repentino) per causare una frattura.
Quali sono i sintomi?
La frattura vertebrale può presentarsi con:
- improvviso dolore alla schiena;
- dolore che peggiora se si sta in piedi o si cammina, ma che si allevia se ci si sdraia supini;
- limitazione della mobilità della colonna vertebrale;
- perdita di altezza;
- deformità e disabilità.
Diagnosi
Per la diagnosi è bene sottoporsi a una visita specialistica per la valutazione clinica ed eseguire radiografia e risonanza magnetica del tratto vertebrale interessato dal dolore. La radiografia infatti permette di osservare la frattura, mentre la risonanza magnetica è in grado di stabilire se si tratta di una frattura recente oppure no.
Trattamenti
Il trattamento varia a seconda delle caratteristiche delle fratture. Le opzioni possono essere:
- Trattamento conservativo con corsetto.
- Vertebroplastica, una procedura percutanea che mediante l‘iniezione di un apposito “cemento” ferma il crollo vertebrale, ristabilendo la densità ossea e aiutando la saldatura dell’osso.
- Cifoplastica, procedura indicata in presenza di frattura recente con crollo significativo; questa tecnica ristabilisce in maniera efficace l’altezza del corpo vertebrale.