S’impiega nel trattamento di alcune forme di epilessia nei bambini. Nello specifico, trova applicazione nei casi in cui altri medicinali non siano risultati efficaci nel trattamento dell’epilessia mioclonica grave dell’infanzia (nota anche come sindrome di Dravet).
Che cos’è lo Stiripentolo?
È un anticonvulsivante il cui esatto meccanismo di funzionamento non è noto; si ritiene che apporti a un aumento della trasmissione dell’impulso nervoso dipendente dal neurotrasmettitore acido gamma-amminobutirrico.
Come si assume?
Si somministra per via orale.
Effetti collaterali
Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:
- senso di nausea
- conati di vomito
- aggressività
- anoressia
- atassia (tremori)
- stato di sonnolenza
- eccitabilità
È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:
- rash
- prurito
- gonfiore a volto, occhi, labbra, lingua o gola
- difficoltà a respirare
- senso di pesantezza o oppressione al petto
Avvertenze
Il farmaco non è indicato per l’età neonatale.
Prima della cura è importante informare il medico:
- circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali, ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare altri anticonvulsivanti, carbamazepina, clobazam, fenobarbital, primidone, fenitoina e diazepam)
- delle malattie e dei disturbi di salute di cui il bambino soffre (o abbia sofferto nel pregresso)