Il ferro è un minerale presente nel nostro organismo con un ruolo fondamentale: è un componente dell’emoglobina e pertanto contribuisce al trasporto di ossigeno, attraverso i globuli rossi, ai tessuti e agli organi del corpo.
Il ferro è particolarmente importante in gravidanza, in quanto questo minerale assolve anche alle necessità del feto. Ne parliamo con il dottor Alessandro Bulfoni, Responsabile di Ostetricia e Ginecologia in Humanitas San Pio X.
Durante la gravidanza è necessario che la gestante si assicuri, mediante scelte alimentari attente, un corretto apporto di ferro, il cui fabbisogno aumenta proprio nel corso della gestazione.
Il rischio anemia
La carenza di ferro può tradursi in anemia, una condizione che si caratterizza per una diminuzione dei livelli di emoglobina nel sangue e che può colpire le donne incinta.
L’anemia può manifestarsi con una sensazione di malessere generale, pallore, stanchezza, mal di testa e vertigini, nausea, fatica nella respirazione e tachicardia. Si tratta di una condizione che non va sottovalutata e che va trattata adeguatamente anche per garantire una crescita serena del bambino.
Nel corso della gravidanza, la donna viene sottoposta regolarmente a esami del sangue che consentono di monitorare anche i livelli di ferro e individuare così un’eventuale anemia. Dei gravi il più importante è l’emocromo che ci fornisce il livello di emoglobina.
L’assunzione di ferro mediante l’alimentazione
Una dieta varia ed equilibrata garantisce il giusto apporto di ferro. Tra gli alimenti più ricchi di ferro troviamo: carne, pesce, uova, legumi, cereali, verdure a foglia verde, frutta a guscio, ma anche cibi ricchi di acido folico e vitamina C come agrumi e peperoni; la vitamina C infatti gioca un ruolo nel processo di assorbimento del ferro.
Laddove l’apporto di ferro con l’alimentazione risulti insufficiente, il medico potrebbe prescrivere l’assunzione di integratori, suggerendo alla gestante tempi, dosi e modi della somministrazione.
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