In gravidanza, il cordone ombelicale collega il feto e la placenta, garantendo al piccolo l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive. Durante le fasi finali della gravidanza, inoltre, consente il trasferimento al bambino di anticorpi materni, che contribuiranno a sostenere il sistema immunitario del bambino alla nascita.
Quando si taglia il cordone ombelicale e come si cura il moncone? Ne parliamo con la dottoressa Paola Marangione, Responsabile di Neonatologia in Humanitas San Pio X.
Il cordone ombelicale è composto da tre vasi sanguigni: una vena più grossa che porta il sangue ricco di ossigeno e sostanze nutritive al feto mediante la placenta, e due arterie più piccole che trasportano i rifiuti metabolici e il sangue privo di ossigeno dal feto alla madre.
Il taglio del cordone ombelicale
Il taglio del cordone ombelicale viene effettuato pochi minuti dopo la nascita: una volta che il bambino è nato infatti, il cordone esaurisce la propria funzione.
In condizioni fisiologiche, il clampaggio (la chiusura del cordone con una pinza) e il successivo taglio vengono effettuati in genere dopo 2-3 minuti dal parto, per consentire al sangue residuo presente nel cordone di raggiungere il neonato e garantirgli così un ulteriore apporto di ferro. Una procedura che vale – laddove possibile – non solo in caso di parto naturale, ma anche nel parto cesareo e nei nati pretermine. Il clampaggio “ritardato” viene raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che sottolinea come sia necessario aspettare almeno un minuto dalla nascita a beneficio della salute materna e infantile.
Il personale ostetrico clampa con una pinza il cordone, per evitare la fuoriuscita di sangue (il cosiddetto clampaggio) e procede poi al taglio. Spesso, il taglio vero e proprio viene effettuato dal papà, laddove lo desideri. Al pancino del bambino rimarrà una piccola protuberanza di tessuto, il moncone, in corrispondenza di quello che sarà l’ombelico.
La cura del moncone ombelicale
Il moncone ombelicale andrà medicato fino alla spontanea caduta, che avverrà dopo circa 6-8 giorni dalla nascita. È necessario che il moncone sia asciutto e pulito ed è dunque bene proteggerlo con una garza sterile asciutta da sostituire ad ogni cambio di pannolino.
Alla caduta del moncone ombelicale, bisogna rimuovere delicatamente i residui utilizzando una garza imbevuta con acqua ossigenata e asciugare tamponando. Questa procedura deve essere effettuata due volte al giorno o quando la garza è sporca, finché la cicatrice ombelicale non risulterà del tutto asciutta.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con la dott.ssa Marangione, scomparsa prematuramente nel settembre 2019. La dottoressa Marangione ha diretto l’Unità Operativa di Neonatologia e Patologia Neonatale. La sua esperienza e competenza hanno contribuito alla crescita del Punto Nascita di Humanitas San Pio X e alla divulgazione di informazioni scientifiche chiare e corrette.
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