COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Vacanze e infezione da virus Zika: i rischi in gravidanza

L’infezione da virus Zika è una malattia spesso sottovalutata e in vista della programmazione delle vacanze, se si è in gravidanza o si pensa di pianificarla a breve, è bene scegliere con attenzione il luogo; nelle gestanti infatti questa infezione si ritiene possa determinare alterazioni al corretto sviluppo del feto.

Ecco dunque i consigli di prevenzione e le indicazioni sui sintomi con cui l’infezione si presenta, grazie al contributo del dottor Roberto Musci, specialista in Urologia di Humanitas San Pio X.

Che cos’è il virus Zika e come si trasmette?

Il virus Zika è un virus a RNA e fu isolato per la prima volta nel 1947 da un primate in Uganda nella Foresta Zika vicino a Entebbe. Negli esseri umani provoca una malattia nota come “febbre Zika” di natura simil influenzale.

Il virus è trasmesso da numerose zanzare del genere Aedes negli ambienti equatoriali, in particolare da Aedes aegypti e Aedes albopictus (zanzara tigre) provenienti dal Gabon. Questa zanzara è comune nei climi temperati e caldi; nell’emisfero boreale è presente in Nord America e in diverse zone del Mediterraneo e i cambiamenti climatici rendono difficile identificarne la provenienza.

La trasmissione avviene mediante contagio diretto attraverso punture di zanzara, emoderivati, saliva, urine e latte materno, così come per via materno-fetale se il virus è presente nella placenta- Il contagio può avvenire anche per via sessuale, sia da maschio sia da femmina in quanto il virus è riscontrabile nello sperma da 1 a 3 mesi dopo l’infezione, nella prostata, nei testicoli e nelle secrezioni vaginali.

Tutti i viaggiatori nelle aree a rischio dovrebbero pertanto seguire in maniera rigorosa le misure per prevenire le punture di zanzara e impedire la trasmissione sessuale durante e dopo il viaggio, utilizzando i profilattici.

I sintomi e i rischi in gravidanza

Dopo la puntura con il vettore, la malattia ha un periodo di incubazione di circa 3-15 giorni.

Nell’80% dei casi l’infezione è asintomatica, può altrimenti manifestarsi con sintomi simil influenzali come febbre inferiore ai 38°, dolori osteo-muscolari, cefalea, congiuntivite e sintomi da eruzione cutanea (esantema).

Nelle donne gravide si ritiene che il virus che possa determinare alterazioni al corretto sviluppo del feto con microcefalia, malformazioni fetali, sindrome di Guillain-Barré, polineuropatie demielinizzanti, encefalite, meningoencefalite, paralisi facciale, mieliti trasverse, malformazioni del nervo ottico e della macula e vescica neurologica.

Le gestanti che hanno soggiornato in aree in cui è stata riportata una trasmissione locale del virus Zika devono informare il ginecologo nel corso delle visite prenatali, al fine di essere valutate e monitorate in modo appropriato.

Le zone a rischio

Le donne in gravidanza dunque non dovrebbero recarsi nelle aree a rischio quali:

Africa

Angola, Benin, Burkina-Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centro africana, Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Equatoriale, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Kenya, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Rwanda, Senegal, Sierra Leone, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Togo, Uganda.

Asia

Bangladesh, Myanmar, Cambogia, India, Indonesia,Laos, Malesia, Maldive, Pakistan, Filippine, Singapore,Thailandia, Timor Est, Vietnam.

Caraibi

Anguilla, Antigua e Barbuda, Aruba, Barbados, Bonaire, Isole Vergini britanniche, Isole Vergini americane, Cuba, Curaçao, Repubblica Dominicana, Grenada, Haiti, Giamaica, Montserrat, Porto Rico, Saba, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint-Martin, Saint Vincent e Grenadine, Sint Eustatius, Trinidad e Tobago,Turks e Caicos.

America Centrale

Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama.

Nord America

Texas, Florida, Messico.

Isole del Pacifico

Fiji, Papua Nuova Guinea, Samoa, Isole Salomone, Tonga.

Sud America

Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guiana, Paraguay, Peru, Suriname, Venezuela.

 

Per maggiori info, visitare:  

 

 

 

 

 

 

 

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici