Nell’unità di Ortopedia della Caviglia e del Piede di Humanitas San Pio X le patologie del piede e della caviglia vengono trattate con l’obiettivo di preservare il movimento delle articolazioni malate. Questi obiettivi hanno reso possibile la definizione di percorsi terapeutici specifici per diverse patologie. Inoltre, le patologie e traumi del piede e caviglia vengono trattati con procedure di chirurgia mini-invasiva e protocolli fast-track per un più rapido recupero post-operatorio realizzati insieme al nostro team di anestesisti, e quando indicato, anche con innovative biotecnologie per la rigenerazione della cartilagine articolare e dei tendini (medicina rigenerativa).
Il team dell’Unità di ortopedia della Caviglia e del Piede diretto dal dottor Federico Usuelli è impegnato nella continua ricerca e studio del miglioramento della chirurgia per la cura dell’artrosi di caviglia. Il team ha sviluppato e finalizzato progetti di ricerca innovativi descrivendo tecniche chirurgiche per l’impianto di protesi di caviglia volte al risparmio osseo (resurfacing) e tecniche di rigenerazione cartilaginea (AT-Amic) che oggi sono un riferimento scientifico.
Nell’Unità di ortopedia della Caviglia e del Piede è attivo il Registro Protesico di caviglia, uno strumento che permette di registrare ogni procedura di protesi con l’obiettivo di raccogliere dati e studiare sempre più approfonditamente il fenomeno dell’artrosi di caviglia. L’obiettivo è di raccogliere dati sullo stato di salute del paziente (prima e dopo l’intervento) e sulla sua soddisfazione al termine della procedura, per fornire soluzioni protesiche sempre migliori ai pazienti che ne hanno bisogno.
A chi si rivolge?
Le prestazioni del team di ortopedici dell’Unità di ortopedia di Caviglia e Piede si rivolgono a tutti i pazienti con patologie e traumi del distretto piede e caviglia, sportivi con esiti di trauma o lesioni.
Quali sono le prestazioni?
A seguito dei sintomi riferiti dal paziente, gli ortopedici dell’Unità di ortopedia della Caviglia e del Piede effettuano:
- visita ortopedica al piede e caviglia:
- prescrizione di esami diagnostici: lo specialista può prescrivere esami diagnostici di I° e II° livello, come ecografia, RMN, Rx, TAC che vengono effettuati presso il Centro diagnostico di Humanitas San Pio X
- terapia: sulla base della diagnosi, l’approccio alla patologia può essere di terapia conservativa (onde d’urto, laserterapia, tecarterapia), medicina rigenerativa, chirurgia con procedure chirurgiche mininvasive o endoscopiche.
Quali patologie vengono trattate?
Piede
- Alluce valgo: mini-invasività e utilizzo di mini-impianti, simili a quelli usati dai dentisti, permettono di stabilizzare la correzione e ridurre tempi di recupero e rischi di recidiva. Oggi, il nostro team utilizza l’innovativa tecnica MICA (minimal-invasive chevron akin) nell’80% dei nostri pazienti, permettendo un carico immediato con calzature molto vicine a calzature abituali (senza tradizionali scarpe post-operatorie) e un recupero davvero più veloce.
- Alluce rigido: si può manifestare con callosità plantare, in corrispondenza dei metatarsi, che continuano a formarsi. Il dolore può non essere riferito all’alluce. Con l’alluce rigido si nasce, ma può manifestarsi in età adulta
- Dita a griffe (o dita a martello)
- Neuroma di Morton
- metatarsalgia
- piede cavo
- piede piatto
Caviglia
- artrosi di caviglia: l’artrosi di caviglia è una patologia che può insorgere a seguito di una frattura al complesso caviglia-piede, microtraumi ripetuti (esiti di instabilità di caviglia), malattie infiammatorie sistemiche (artrite reumatoide, lupus, sclerodermia) o malattie da deposito (emofilia, emocromatosi). Protesi di caviglia e chirurgia di rigenerazione cartilaginea sono gli strumenti di cura. Si tratta di un modo di affrontare il problema davvero nuovo, per cui l’esperienza del team nel trattare la patologia, i suoi numeri e la ricerca nell’ambito, fanno la differenza in termini di risultato finale e affidabilità.
- patologia della cartilagine articolare
- distorsione di caviglia
-
frattura di caviglia e lesioni legamentose
Tendine d’Achille
- tendinopatia achillea inserzionale: è una patologia infiammatoria, in genere causata da stress meccanico, frequente nei runner di medie e lunghe distanze come i maratoneti, e nei calciatori, e sciatori. La terapia conservativa è il primo approccio per ridurre l’infiammazione; quando le terapie conservative non hanno benefici, si valuta la chirurgia endoscopica.
- Tendinopatia non-inserzionale del tendine d’Achille: si tratta di una patologia insidiosa, con dolore non costante, almeno nelle fasi di esordio della malattia, che può portare a rottura del tendine d’Achille. La diagnosi precoce permette di valutare e monitorare il rischio di rottura completa del tendine. Il primo trattamento è conservativo per il controllo dei sintomi; se il paziente non ha benefici si valuta il trattamento di medicina rigenerativa. Nel caso in cui gli effetti non siano quelli desiderati, lo step successivo prevede la chirurgia mininvasiva per la soluzione del problema.
- Rottura del tendine d’Achille: è l’evento finale di un processo degenerativo cronico raro prima dei 40 anni, che il paziente riferisce con la sensazione di aver ricevuto un “calcio da dietro”. Il primo trattamento è conservativo con immobilizzazione per 90 giorni. Nei casi in cui è necessario ricorrere alla chirurgia, vengono preferite soluzioni mini-invasive senza incisione o con un’incisione minima (2-3 cm), per favorire un più rapido ritorno allo sport.
- Fascite plantare e spina calcaneare: si manifesta con dolore urente a livello del calcagno, spesso con il cambio di scarpe che avviene nel passaggio dalle scarpe invernali a quelle primaverili-estive. Può essere associato a spina calcaneare (immagine radiografica a “spina”). La terapia iniziale è conservativa, in caso di insuccesso il trattamento prosegue con la medicina rigenerativa.
Quali sono i trattamenti di medicina rigenerativa?
Il team dell’Unità di ortopedia di Caviglia e Piede ha la convinzione, sostenuta da dati scientifici e pubblicazioni, che la medicina rigenerativo nella patologia di caviglia e piede sia la chiave per ridurre l’invasività degli interventi chirurgici e avere risultati sempre più soddisfacenti per il paziente. Oggi, più che mai, è importante non aspettare che le lesioni evolvano e richiedano l’intervento chirurgico.
La Medicina Rigenerativa utilizza le proprietà rigenerative di cellule prelevate dal nostro sangue, dal nostro midollo osseo o, addirittura dal nostro tessuto adiposo (grasso), per la rigenerazione di tessuti quali cartilagine e tendini. Il nostro team ha studiato, tra i primi, l’utilizzo di cellule prelevate dal grasso (cellule mesenchimali) in patologie tendinee, pubblicandone i risultati promettenti sulle più importanti riviste scientifiche dedicate. Questo ci ha dato modo di sviluppare percorsi e e algoritmi di cura efficaci e scientificamente riproducibili (protocolli FARG: Foot And Ankle Recostruction Group).
In merito alla patologia achillea non-inserzionale, il team guidato dal dottor Usuelli è stato il primo in ortopedia a dimostrare con pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste internazionali (KSSTA e British Bulletin) che l’uso di cellule da tessuto adiposo per la rigenerazione tendinea è un trattamento sicuro ed efficace.