Il viso è una delle parti del nostro corpo che manifesta prima di altri i segni dell’età che avanza: dalla regione attorno alle palpebre al naso, per arrivare al collo.
Sono dunque molto richiesti sia da parte degli uomini sia da parte delle donne gli interventi antietà, capaci – se ben eseguiti – di contrastare i segni dell’invecchiamento senza però stravolgere i tratti del viso così peculiari di ciascuno.
Quali sono gli interventi possibili e che effetti garantiscono? Ne parliamo con il professor Marco Klinger, Responsabile del Centro di Chirurgia plastica in Humanitas San Pio X.
Occhi: la blefaroplastica transcongiuntivale e tradizionale
La blefaroplastica è l’intervento che consente di donare nuova freschezza alla zona intorno agli occhi, contrastando una rugosità accentuata, la presenza di borse sotto gli occhi o di palpebre superiori pesanti. Intervenire sugli occhi significa anche ringiovanire tutto il viso, vista l’importanza che riveste lo sguardo. L’intervento può essere eseguito con due tecniche: la blefaroplastica transcongiuntivale o quella tradizionale.
La blefaroplastica transcongiuntivale consiste nell’asportazione del grasso accumulato nelle palpebre inferiori, mediante un’incisione effettuata nella parte della palpebra inferiore che è a contatto con il globo oculare. L’intervento non lascia cicatrici visibili perché l’incisione viene praticata nel tessuto interno, quello a contatto con l’occhio. Ha la durata di circa 15-20 minuti e in genere è sufficiente l’anestesia locale. Di solito viene eseguito in pazienti abbastanza giovani, dal volto ancora fresco.
La blefaroplastica tradizionale può essere effettuata solo alle palpebre superiori oppure anche a quelle inferiori per eliminare, a seconda dei casi, un eccesso di grasso, muscoli e cute. Per correggere le palpebre superiori, si esegue un’incisione posizionata in modo tale da risultare non visibile ad occhio aperto. Nel caso della palpebra inferiore, invece, il taglio è parallelo alle ciglia e e praticato poco sotto queste ultime, risultando pertanto poco visibile. Anche questo intervento in genere si effettua in anestesia locale.
I risultati della blefaroplastica sono di lunga durata (circa dieci anni). In seguito all’intervento il paziente avrà gonfiore ed ematomi per circa 2-3 giorni, ma nel giro di una settimana il viso torna alla normalità.
Naso: il rino-tip
“La tipica procedura anti-invecchiamento per il naso è il cosiddetto rino-tip, un intervento che comporta la sola correzione della punta e che si esegue in anestesia locale. La punta del naso, infatti, con l’età tende a diventare più cascante e ad apparire più grossa. L’intervento permette di rimodellare le sole cartilagini, sollevando la punta e riducendola. Il risultato però è sorprendente: pochi millimetri di variazione modificano in modo radicale l’impressione generale del viso, che con un naso più proporzionato e corretto mette maggiormente in luce gli occhi e il sorriso”, spiega il professor Klinger.
Intervenire sul viso: il lifting
Il lifting è un intervento volto a sollevare i tessuti del viso diventati cadenti con l’età, capace di conferire al viso un aspetto più giovane, con lineamenti e mimica naturali.
A seconda della parte del viso che si vuole correggere vi sono diversi tipi di lifting, ma la tecnica è la medesima: scollare e riposizionare verso l’alto e verso l’esterno i tessuti che risultano scesi per effetto dell’età.
Minilifting con lipofilling
Il minilifting è un intervento poco invasivo, indicato per il viso con tessuti cadenti, solchi accentuati tra naso e bocca e una linea mandibolare non più nitida. Risultati ancora migliori si ottengono se lo si abbina al lipofilling, l’autotrapianto di grasso che si esegue durante la stessa seduta operatoria.
Spiega il professor Klinger: “Il nostro grasso è ricco di cellule staminali adulte che attivano nei tessuti in cui vengono trasferite un processo di rigenerazione. Il grasso del paziente è inoltre un filler prezioso e sicuro, che soprattutto nei visi magri permette di addolcire l’esito del riposizionamento dei tessuti. Il risultato è un aspetto più giovane e completamente naturale”.
Il lipofilling richiede una piccola lipoaspirazione in una zona del corpo del paziente in cui il grasso è naturalmente presente, come l’addome o i fianchi. Dopo essere stato opportunamente lavorato, il grasso aspirato viene trasferito nel viso con appositi aghi.
Il minilifting cervicale, il più richiesto dalle donne
Il minilifting cervicale è uno degli interventi più richiesti dalle donne (a partire dai 40 anni) perché interviene sula parte inferiore del viso, attenuando i solchi che si formano tra il naso e la bocca, e in parte sul collo.
L’incisione praticata dentro e dietro l’orecchio consente di mettere in tensione i tessuti, riducendo la lassità e le rughe. La posizione dell’incisione garantisce cicatrici pressoché invisibili.
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