Sono diversi i tipi di dermatite, ma quella chiamata dermatite seborroica tende ad aggravarsi proprio quando la stagione cambia, o in caso di elevato stress psicofisico, causando rossore, desquamazione e prurito sulla pelle. «Questa – spiega la dottoressa Marta Brumana, responsabile di dermatologia di Humanitas San Pio X – è un’infiammazione cronico-recidivante della pelle causata principalmente da un fungo (Malassezia furfur), ma che sembra essere collegata anche allo stress psicofisico, ad una predisposizione genetica e all’uso di certi farmaci, ad esempio i corticosteroidi. La dermatite seborroica colpisce in particolare viso e cuoio capelluto, ma può riguardare tutte le zone ricche di ghiandole sebacee, come la zona sternale, interscapolare e quella genitale. Uno dei segni più caratteristici della dermatite seborroica è la forfora, che consiste nella formazione e distacco di squame untuose createsi negli strati superficiali della pelle che poi vengono ricoperti di crosticine. Di solito la comparsa della forfora è accompagnata anche da irritazione, prurito e secchezza intensa».
La forfora non è una condizione “normale”
Se sono presenti i sintomi della dermatite seborroica è importante recarsi dallo specialista per una valutazione adeguata e per le indicazioni per la terapia più adatta a risolvere il problema. Nel frattempo, per evitare di peggiorare la situazione, è utile evitare lavaggi con shampoo o saponi aggressivi, che potrebbero impoverire ulteriormente la cute peggiorando la dermatite, nell’attesa della visita con lo specialista che indicherà quali sono i prodotti più idonei a trattare la propria pelle colpita dalla malattia.
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