Presentato all’Istituto Superiore di Sanità, il Libro bianco sui tumori sottolinea l’importanza della prevenzione e l’efficacia degli screening quando si parla di tumore del colon-retto. Infatti, è il secondo tumore più frequente, dopo quello della mammella per le donne, ma in calo del 20% rispetto al 2013 e con un’aspettativa di vita migliore anche nei tumori avanzati, grazie anche a innovative terapie che si avvalgono della chirurgia robotica per evitare complicanze che influenzano la qualità di vita del paziente. Ne parliamo con il professor Jacques Mégevand, responsabile di Chirurgia Generale di Humanitas San Pio X.
«Gli screening sulla popolazione over 50 sono efficaci per la prevenzione del tumore del colon-retto – spiega il professore -, ma in caso di diagnosi di tumori del colon e soprattutto del retto, la terapia chirurgica di rimozione radicale del tumore oggi si avvale della tecnica robotica, oltre a quella laparoscopica, per ridurre le complicanze della chirurgia tradizionale. La rimozione chirurgica di tutto il tumore infatti è fondamentale sia per la guarigione del paziente, sia per la qualità di vita dopo l’intervento. Come dimostrato da due studi realizzati in questa struttura su un ampio numero di pazienti con diagnosi di tumore del colon-retto, la chirurgia robotica, rispetto a quella tradizionale o laparoscopica ha il vantaggio di:
- asportare in modo radicale ed estremamente preciso il tumore perchè grazie ai bracci robotici dotati di speciali strumenti chirurgici manovrati a distanza dal chirurgo stesso, è possibile arrivare in aree del retto difficilmente raggiungibili dalle mani del chirurgo
- preservare la funzione del retto residuo, della vescica e degli organi genitali perchè la precisione con cui si opera permette di rispettare importanti strutture vascolari, nervose e linfatiche nell’area della pelvi, riducendo in modo sensibile le complicanze post operatorie soprattutto quelle legate alla vita sessuale ( ad esempio nell’uomo la disfunzione erettile)
- favorire un più rapido recupero perchè vengono limitati i danni muscolari a livello dell’addome.
La chirurgia robotica risulta particolarmente vantaggiosa in pazienti anatomicamente difficili (maschi, obesi, pelvi stretta), riducendo il ricorso alla chirurgia tradizionale più invasiva. Inoltre la delicatezza e precisione dei movimenti dei bracci robotici, oltre alla stabilità del campo visivo grazie a sistemi 3D ad alta risoluzione, permettono di eseguire con sicurezza interventi precisi di tutto il tratto gastro intestinale e delle vie biliari».
Complicanze evitabili con la chirurgia robotica
«Preservare strutture muscolari e nervose è di fondamentale importanza per evitare complicanze che di frequente possono insorgere dopo chirurgia tradizionale e possono influenzare negativamente la qualità di vita del paziente, quali:
- incontinenza fecale o urinaria
- impotenza nell’uomo
La chirurgia robotica, come dimostrato in letteratura, aiuta a migliorare la qualità di vita del paziente e il suo ritorno alla vita sociale e lavorativa, senza complicanze».
Lo specialista riceve anche presso il centro Humanitas Medical Care di via Murat 13, a 450 metri dall’Ospedale. La struttura dispone di un ampio parcheggio nelle vicinanze a disposizione del paziente.
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