Saturimetro e ossigenazione del sangue sono termini medici entrati nell’uso comune a causa della pandemia di COVID-19. Il saturimetro è quel piccolo strumento che permette di rilevare l’ossigenazione (saturimetria) e la quantità di ossigeno nel sangue. Questi, nell’infezione SARS-CoV-2 sono parametri di riferimento per il monitoraggio della malattia chiamata COVID-19. Infatti, all’infezione da nuovo coronavirus possono essere associate difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, la malattia può progredire in polmonite interstiziale compromettendo la funzione degli gli alveoli polmonari in cui avvengono gli scambi gassosi tra l’aria che respiriamo (e l’ossigeno) e il sangue. Questo può determinare una riduzione della percentuale di ossigeno che si lega all’emoglobina (saturazione), con conseguente diminuzione di apporto di ossigeno a organi e tessuti.
Come si usa il saturimetro?
Il saturimetro è un piccolo apparecchio dotato di un display, facile da usare e indolore. Posizionato come una molletta a un dito o al lobo dell’orecchio misura la quantità di ossigeno legata all’emoglobina nel sangue in rapporto alla quantità totale di emoglobina circolante, e mostra sul display tale rapporto espresso in percentuale. In genere, i valori normali si attestano intorno al 98-100 per cento.
Come avviene l’ossigenazione del sangue
Attraversando le vie respiratorie, con l’inspirazione introduciamo aria carica di ossigeno dalla faringe, laringe, trachea e bronchi, fino ai polmoni dove, a livello degli alveoli polmonari, avviene lo scambio gassoso tra l’ossigeno che entra nel circolo sanguigno trasportato dall’emoglobina, mentre l’anidride carbonica viene rilasciata all’esterno ad ogni atto espiratorio grazie a un percorso inverso. L’emoglobina è una proteina presente nel sangue che, grazie alla sua struttura chimica si lega all’ossigeno e lo trasporta in ogni cellula di tutti i tessuti e organi del corpo. Grazie all’ossigeno trasportato, all’interno delle cellule avviene la cosiddetta “respirazione cellulare”, un meccanismo che permette all’organismo di produrre energia.
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