Le smagliature, chiamate in medicina ‘striae distensae’, possono comparire in gravidanza come conseguenza dei molti cambiamenti fisici necessari alla gestazione e nascita del proprio bimbo. La comparsa di cicatrizzazioni anomale sulla pelle, più spesso addome, seno, cosce e zona lombare è comune in gravidanza. Si stima infatti che le smagliature si manifestino in 9 donne su 10, e che le giovani donne siano più esposte al rischio durante la gravidanza. Perché e cosa fare per evitare o curare la comparsa delle smagliature in gravidanza? Ne parliamo con la dottoressa Marta Brumana, responsabile della dermatologia di Humanitas San Pio X.
Gravidanza: quali donne più a rischio di smagliature?
«Le strie distense in gravidanza possono comparire in presenza di diversi fattori – spiega l’esperta -. Alcuni studi effettuati sulle donne in gravidanza indicano che hanno più probabilità di sviluppare smagliature le ventenni rispetto alle trentenni, sebbene le cause non siano ancora del tutto chiarite; inoltre, a causa della distensione meccanica della pelle, maggiore è l’indice di massa corporea (BMI) prima della gravidanza o il peso acquistato durante la gravidanza, più frequentemente le donne sviluppano le smagliature. A questi fattori si devono aggiungere le variazioni ormonali tipiche della gravidanza, tra cui quella del cortisolo, che possono aumentare il rischio di strie cutanee. All’inizio rosse (striae rubrae), con il tempo le smagliature diventano di colore bianco (striae albae) e somigliano a cicatrici ipopigmentate e atrofiche».
Si possono prevenire le smagliature?
«In gravidanza, ma anche nelle altre fasi della vita della donna, la prevenzione delle smagliature resta un elemento importante, sebbene non vi siano ancora evidenze scientifiche su una strategia preventiva più efficace di altre. Innanzitutto – prosegue la dottoressa Brumana – poiché la distensione meccanica è tra le cause delle smagliature, la prevenzione deve prestare attenzione a peso corporeo, che non dovrà aumentare più di quanto previsto dal periodo gestazionale (fattore importante anche per la salute della donna e del feto), idratazione profonda della pelle con oli da eseguire con massaggi nelle zone più a rischio (addome, seno e regione lombare) e costanza nell’applicazione di prodotti elasticizzanti, due volte al giorno, tutti i giorni, puntando su oli vegetali (mandorle, oliva, ad esempio), complessi vitaminici e antiossidanti e acido ialuronico».
Smagliature: i trattamenti per renderle meno visibili
«Una volta comparse, le smagliature si possono trattare in modo efficace – sottolinea la dermatologa -, per renderle meno visibili, e quindi ridurre l’impatto estetico e psicologico che le smagliature possono avere per molte donne. Il trattamento e il risultato dipendono dalla fase della smagliatura:
- smagliature rosse (striae rubrae): è molto efficace il laser vascolare dye, che riduce il rossore e stimola la formazione del collagene, migliorando anche la texture della pelle. Questo laser può essere effettuato in gravidanza, durante l’allattamento e anche per il trattamento della cicatrice da cesareo nella fase iniziale. Attenzione alle creme a base di retinoidi (derivati della vitamina A): vanno utilizzate sotto controllo medico, sono molto efficaci perchè aumentano la sintesi del collagene, ma sono da evitare durante la gravidanza e l’allattamento.
- smagliature bianche (striae albae): il laser CO2 frazionato genera microcolonne di danno termico che penetrano in profondità nella pelle, inducendo nella pelle processi di autoguarigione e autoriparazione che portano a un miglioramento della texture cutanea. Il laser frazionato è un ottimo trattamento anche sulle smagliature ormai datate.
Prima del trattamento – conclude l’esperta – è necessaria una valutazione effettuata da un dermatologo, che può valutare lo stato delle strie e decide l’iter terapeutico».
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