Patologie più frequenti delle mani delle donne
«Ogni giorno le nostre mani sono messe sotto stress dalle tante attività quotidiane: dalla gestione della famiglia, agli hobbies, alla cura della casa, al lavoro, specialmente se si parla di smart working – dice la dottoressa la dottoressa Veronica Ponti, chirurgo della mano di Humanitas San Pio X. – In particolare, le mani delle donne sono più esposte ad alcune patologie, soprattutto a carattere infiammatorio, a causa delle interazioni ormonali. Va aggiunto che, in questo periodo storico segnato dal Covid-19, l’ampio ricorso allo smart working ha messo a dura prova anche la salute delle mani di molte donne. Sindrome del canale carpale, epicondilite e patologie infiammatorie tendinee che coinvolgono dita, mano e polso sono le patologie che più provocano dolore alle mani delle donne».
Cattiva postura e sovraccarico delle mani
«Postura errata davanti al computer, postazione di lavoro arrangiata all’ultimo minuto (che molto spesso si traduce nell’utilizzo del tavolo della cucina o della sala da pranzo), seduta non adeguata e in generale una errata gestione degli spazi lavorativi contribuiscono a sviluppare dolore alle mani, spesso proprio conseguente all’errata postura o al sovraccarico delle strutture muscolo-tendinee – prosegue l’esperta -. Se a questo aggiungiamo i tentativi di praticare attività fisica domestica, con utilizzo di pesi o posture yoga con le mani a terra senza preoccuparci di preparare adeguatamente il nostro corpo, ecco che invece di trovare sollievo e relax aumentiamo ancora di più il sovraccarico sulle mani».
Rimedi: stretching come pianisti e atleti
«Fondamentale è la preparazione delle mani al carico di lavoro da affrontare quotidianamente – sottolinea la dottoressa Ponti – per esempio con alcuni esercizi di stretching. Si tratta di esercizi semplici e poco impegnativi (non porteranno via più di pochi minuti) che dovrebbero essere effettuati con costanza prima di metterci alla scrivania, durante l’attività lavorativa e prima di iniziare la nostra routine di attività fisica. Sarebbe inoltre molto importante fare qualche piccola pausa di 5-10 minuti ogni 1-2 ore di lavoro.
In sintesi, un riscaldamento adeguato di tendini, muscoli e articolazioni non diverso da quello che esegue il maratoneta per prepararsi a una corsa, o il pianista prima di un concerto. Nello specifico, nel caso del riscaldamento delle mani è importante eseguire movimenti dolci in flesso-estensione e rotazione del polso e flesso-estensione delle dita, come se volessimo salutare qualcuno. Questi semplici gesti aiutano a preparare tutte le strutture muscolo-tendinee e articolari alle più svariate attività quotidiane».
Strani scricchiolii: cosa fare?
«A differenza di quello che comunemente si crede è importante evitare il gesto, o tic, di scrocchiarsi le dita – conclude il chirurgo -. Se durante lo stretching si avvertono piccoli click o rumori articolari non c’è da preoccuparsi: non sempre sono associati a una patologia. Tuttavia, se si avverte un dolore, che rimane inoltre costante nel tempo, accompagnato da limitazioni nell’eseguire i movimenti, è bene farsi vedere dallo specialista».
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