Con la campagna vaccinale in corso per la prevenzione di COVID-19, l’obiettivo è raggiungere l’immunità di comunità, o come viene anche chiamata immunità di gregge. L’immunità di comunità si raggiunge quando la maggior parte della popolazione è immune a un certo virus o agente infettivo. Grazie ai vaccini e alla raggiunta immunità di gregge, virus e batteri in circolazione diminuiscono la loro diffusione e anche le persone che per la loro storia clinica non possono vaccinarsi (ad esempio, in caso di tumori) sono protette dal contagio.
Nel caso del Covid-19 questo risultato non può essere raggiunto se non con il vaccino, in quanto si tratta di un virus contagioso che si diffonde rapidamente. Puntare all’immunità di comunità senza la campagna vaccinale sarebbe, oltre che un processo lungo e lento, anche molto dispendioso in termini di vite umane. Infatti, con una maggiore esposizione della popolazione al coronavirus Sars-CoV-2, si rischierebbe il contagio di un numero elevato di persone con altre patologie importanti, come i tumori e le malattie cardiovascolari, che o non sopravviverebbe alla malattia o richiederebbe il ricovero in terapia intensiva, creando nuovamente un sovraccarico del sistema sanitario.
Quanto manca per raggiungere l’immunità?
Difficile fare stime precise su quanto manca per raggiungere l’immunità di gregge. A oggi, secondo gli ultimi dati, ci vorranno ancora diversi mesi per raggiungere i numeri necessari per l’immunità, ovvero il 70% della popolazione vaccinata.
Per ora, rimane rassicurante il fatto che maggiore è il numero di vaccinati, minore sarà il valore dell’indice RT, l’indicatore del numero di persone che vengono contagiate in media da una sola persona infetta in un determinato arco di tempo.
Come fa il vaccino a renderci immuni?
Il vaccino rende le persone immuni perché le sostanze di cui è composto “insegnano” al sistema immunitario ad agire per contrastare l’agente patogeno nel caso attaccasse l’organismo. Inoltre, grazie al vaccino il sistema immunitario sviluppa una memoria immunologica, ovvero impara a riconoscere il patogeno e ricordare l’azione necessaria per contrastarlo in caso di eventuale contagio futuro.
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