Che cos’è la pH-impedenziometria delle 24 ore?
La pH-impedenziometria esofagea è una procedura che consente di studiare la presenza di reflussi gastro-esofagei acidi e non acidi nelle 24 ore e l’eventuale correlazione tra l’episodio di reflusso e il sintomo.
Come si svolge l’esame?
Consiste nell’introduzione per via nasale di un sondino di pochi mm di diametro (elettrodo flessibile). Il paziente non deve assumere cibi solidi a partire dalla mezzanotte prima dell’esame, può invece bere liquidi fino a 6 ore prima.
Non viene praticata alcuna sedazione perché il paziente deve collaborare.
La sonda viene introdotta senza visione diretta da parte dell’operatore (è importante pertanto che il paziente riferisca eventuali anomalie anatomiche a lui già note, quali ad esempio diverticoli dell’esofago o precedente chirurgia esofagea o del cardias).
L’introduzione della sonda può provocare tosse e senso di nausea e vomito transitori; una volta posizionata correttamente la sonda, questa viene fissata al naso con cerotto.
A questo punto la sonda viene collegata al registratore (posizionato a cintura) e la registrazione dura 24 ore.
Il registratore è munito di tre tasti (1 posizione eretta/supina, 2 inizio/fine pasto, 3 sintomi) che dovranno essere utilizzati dal paziente durante la registrazione. Durante la registrazione il paziente deve svolgere, per quanto possibile, la normale attività quotidiana.
La mattina seguente il paziente dovrà ritornare per la rimozione del sondino.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Si consiglia di sospendere 7 gg prima dell’esame farmaci antisecretivi (omeprazolo, lansoprazolo ecc.) e 3 gg prima farmaci procinetici, antiacidi e H2 antagonisti.
Se la sospensione non è possibile se ne terrà conto.
L’esame è pericoloso e/o doloroso?
L’esame generalmente molto sicuro, può essere gravato da rare e non prevedibili complicanze: crisi vagali con perdita di coscienza, arresto cardiocircolatorio, perforazioni.
Tali complicanze in casi del tutto eccezionali potrebbero risultare pericolose e per le quali potrebbero rendersi necessari particolari interventi terapeutici.
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