Che cos’è la crusca di frumento?
La crusca è il residuo della macinazione dei cereali e consiste in scagliette provenienti dall’involucro fibroso che riveste esternamente i semi dei cereali. Considerata per molti anni un prodotto di scarto adatto solo come alimento per il bestiame, negli ultimi decenni è stato invece riconosciuto il suo importante ruolo nell’alimentazione umana. La crusca più conosciuta è quella ricavata dalla macinazione del frumento e si trova in commercio derivante da grano duro, grano tenero o sotto forma di miscela di entrambi i tipi.
Quali sono le proprietà nutrizionali della crusca di frumento?
100 grammi di crusca di frumento tenero apportano circa 206 calorie e contengono:
- 8 g di acqua
- 20 g di amido
- 110 mg di calcio
- 26 g di carboidrati
- 13 mg di ferro
- 42 g di fibre
- 1200 mg di fosforo
- 5,5 g di grassi
- 550 mg di magnesio
- 1160 mg di potassio
- 14 g di proteine
- 1,23 mg di rame
- 4,3 µg di selenio
- 28 mg di sodio
- 1 µg di vitamina A retinolo eq.
- 0,89 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,36 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 29,6 mg di vitamina B3 (niacina)
- 1,9 mg di vitamina E
- 0,99 mg di zinco
- 3,8 g di zuccheri solubili
Possibili interazioni
Devono prestare attenzione nel consumo di crusca di frumento le persone in cura con alcuni farmaci per il cuore (per esempio i medicinali cardiotonici a base di digossina): le fibre della crusca di frumento, infatti, “intrappolano” il farmaco e ne diminuiscono la quantità nel sangue, soprattutto nelle persone anziane (sebbene la concentrazione del farmaco resti nell’intervallo terapeutico di efficacia).
Reperibilità
La crusca di frumento è reperibile tutto l’anno.
Benefici e controindicazioni
È molto utile per regolare l’attività digestiva: contiene infatti un’altissima quantità di fibre, la maggior parte delle quali insolubili che non vengono digerite e riducono il tempo di transito intestinale, aumentando la massa fecale. Grazie al relativo apporto calorico e all’alto potere saziante, è adatta per essere inserita anche nei regimi dietetici ipocalorici. Poiché favorisce la riduzione dell’assorbimento di grassi e zuccheri, risulta infine essere una valida alleata anche in caso di ipertrigliceridemia, colesterolo alto, intolleranza al glucosio e diabete.
Tra le controindicazioni è bene ricordare che contiene glutine e non può quindi essere consumata dalle persone celiache né da chi soffre di intolleranza al glutine. Poiché è un alimento lassativo, se ne sconsiglia l’uso alle persone che soffrono di problemi intestinali come la colite. L’uso prolungato può causare disturbi come meteorismo e flatulenza.
Disclaimer
Le seguenti informazioni rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.