Che cos’è il limone?
Il limone è il frutto di un sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutaceae, il Citrus limon. Questo albero, che può superare i 6 metri di altezza, è caratterizzato da foglie color verde chiaro e frutti ovali la cui buccia può assumere i toni del verde e del giallo che, a differenza ai frutti di altre specie appartenenti al genere Citrus, vengono prodotti in continuazione.
Quali sono le proprietà nutrizionali del limone?
100 g di parte commestibile del limone contengono 11 calorie e 89,5 g di acqua.
In particolare, le calorie presenti in 100 g di limone sono composte da:
- 22% proteine
- 78% carboidrati, più nel dettaglio 2,3 g di zuccheri solubili e 1,9 g di fibre alimentari (soprattutto pectine), mentre non c’è traccia di grassi.
La vitamina più abbondante è la vitamina C, apportata in dosi pari a 50 g ogni 100 g di parte commestibile del frutto.
Sono inoltre presenti:
- vitamina B1 (o tiamina: 0,04 mg ogni 100 g)
- vitamina B2 (o riboflavina: 0,01 mg in 100 g)
- vitamina B3 o PP (o niacina: 0,3 mg ogni 100 g)
Fra i minerali spiccano invece:
- calcio (14 mg ogni 100 g)
- ferro (0,1 mg in 100 g)
- fosforo (11 mg ogni 100 g)
- potassio (140 mg ogni 100 g)
- sodio (2 mg ogni 100 g)
La composizione nutrizionale se si considera solo il succo del limone:
- l’energia proveniente dai carboidrati (87%) aumenta rispetto a quella proveniente dalle proteine (13%), ma corrisponde solo a zuccheri solubili (1,4 g ogni 100 g di succo).
Quindi, mentre consumando il frutto intero si assumono anche fibre, il succo di limone non ne contiene. Anche le calorie diminuiscono (6 per 100 g), mentre aumenta la percentuale di acqua (92,1%).
Per quanto riguarda i micronutrienti, 100 g di succo di limone apportano:
- 14 mg di calcio
- 0,2 mg di ferro
- 10 mg di fosforo
- 0,2 mg di niacina
- 140 mg di potassio
- 0,02 mg di riboflavina
- 2 mg di sodio
- 0,02 mg di tiamina
- 43 mg di vitamina C
Inoltre, nel limone sono presenti acidi organici, carotenoidi, flavonoidi (molto abbondanti soprattutto nella scorza e nella parte bianca), limonoidi amari e composti volatili (che costituiscono il 2,5% della buccia). Fra tutti si ricordano il limonene, l’alfa-terpinene, l’alfa-pinene, il citrale, le cumarine, la mucillagine e i flavonoidi eriocitrina ed esperidina.
Possibili interazioni
L’assunzione di limone può provocare la riduzione delle concentrazioni plasmatiche di clorochina. Inoltre, favorisce l’assorbimento del ferro.
Stagionalità
Il Citrus limon è un sempreverde che produce frutti per tutto l’anno. La maggior parte del prodotto raccolto viene indirizzato alle lavorazioni che permettono di estrarne il succo da utilizzare da solo o come ingrediente per ottenere altre bevande a base di limone. Anche la scorza, la polpa e i semi possono essere utilizzati a livello industriale, per esempio per la produzione di oli o di pectine.
Benefici e controindicazioni
Il succo di limone è noto per le sue caratteristiche come sostanza astringente, diaforetica (ossia in grado di incentivare la sudorazione), diuretica, come gargarismo, lozione e tonico. Inoltre, viene impiegato a livello topico nel trattamento dell’acne, delle micosi della pelle (per esempio come trattamento per il piede d’atleta), delle scottature solari e delle verruche. Il fatto che possa essere utile, abbinato all’esposizione al sole, per cancellare i tatuaggi, invece, è assolutamente falso.
Attualmente numerose ricerche epidemiologiche hanno rilevato un’associazione tra il consumo di agrumi e la riduzione del rischio di varie malattie. Per quanto riguarda il limone, dal punto di vista farmacologico, i principali benefici derivanti dalla sua assunzione dipendono dal suo contenuto di vitamina C e potassio. Fra i benefici che sono stati oggetto di studio ci sono anche l’azione antiossidante (associata alla buccia, alle pectine e agli oli), quella antitumorale (il consumo di agrumi è stato associato soprattutto a un effetto protettivo contro i tumori che colpiscono la cavità orale) e quella antimicrobica (gli oli esercitano un’azione antibatterica e antivirale dipendente dal citrale e dal linalolo). Infine, pare che, in caso di nefrolitiasi calcica ipocitraturica, il succo di limone, in dosi giornaliere controllate, sia in grado di ridurre la formazione dei calcoli renali.
Spesso il succo di limone è accusato di peggiorare il reflusso gastroesofageo, ma le ricerche condotte sembrano indicare che il problema non dipenda né dalla sua acidità né da una variazione della pressione esercitata sullo sfintere esofageo inferiore. È invece stato dimostrato che il limone può danneggiare lo smalto dei denti e causare irregolarità sulla loro superficie, perdita di lucidità e alterazioni nel colore. Sono stati inoltre descritti casi di reazioni allergiche a saponi contenenti limone e si pensa siano associati a una reattività incrociata fra i semi degli agrumi e gli allergeni delle arachidi.
Disclaimer
Le seguenti informazioni rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.