Che cos’è il tartufo nero?
Si tratta di funghi Ascomiceti a forma di tubero che si sviluppano sottoterra vicino alle radici di piante arboree, che danno al tartufo le sostanze nutritive; contemporaneamente il tartufo tramite i suoi sottili filamenti consente alle radici una profonda penetrazione nel terreno. Riconoscibili dal tipico odore penetrante, si usano in gastronomia nella preparazione e nella finitura dei piatti. Le varietà più di valore sono il tartufo bianco pregiato e quello nero pregiato.
Il tartufo nero è comune principalmente in Toscana e Umbria, nella Francia del Sud e in Aragona. Ha la scorza nerastra con delle venature rossicce più o meno visibili ed è abbastanza irregolare nella forma (presenta dei bitorzoli). È considerato il più pregevole dopo quello bianco e, a differenza di quest’ultimo che dà il meglio di sé mangiato crudo, sviluppa l’aroma in cottura, sebbene si possa gustare anche crudo. Fra i più noti e lodati tartufi neri troviamo quelli di Norcia e di Spoleto.
Lo scorzone è una specie di tartufo analoga a quello nero però meno di valore – anche se ugualmente apprezzabile e rinomato. Dal colore nero-grigio e molto irregolare esternamente, la polpa bianca interna si inscurisce maturando. Lo scorzone ha un odore tipico: quando arriva a maturazione fa venire in mente la nocciola. Si raccoglie tra giugno e settembre, ragion per cui viene anche denominato “tartufo estivo”. Dal punto di vista delle caratteristiche chimiche e nutrizionali assomiglia molto al tartufo nero pregiato.
Quali sono le proprietà nutrizionali del tartufo nero?
100 grammi di tartufo nero danno circa 31 Calorie e contengono approssimativamente:
- 76 g di acqua
- 6 g di proteine
- 0,5 g di lipidi
- 0,7 g di carboidrati
- tracce di amido
- 0,7 g di zuccheri
- 8,4 g di fibre
- 3,5 mg di ferro
- 24 mg di calcio
- 62 mg di fosforo
- 0,05 mg di vitamina B1 o Tiamina
- 0,09 mg di vitamina B2 o Riboflavina
- 2 mg di vitamina B3 o Niacina
- 1 mg di vitamina C
Possibili interazioni
A oggi non si conoscono interazioni tra il consumo di tartufo nero o di scorzone e l’assunzione di medicinali o altre sostanze.
Stagionalità
Il tartufo nero si raccoglie tra dicembre e marzo, invece lo scorzone tra giugno e settembre. Non sono prodotti facili da trovare.
Benefici e controindicazioni
Molti sono gli eventuali benefici che possono venire dal consumo di tartufo nero. Lo scarso apporto di carboidrati e zuccheri fa in modo che questo strano fungo possa venire apprezzato anche da persone affette da diabete. Ricco di proteine e fibre, povero di grassi e privo di colesterolo, lo possono mangiare senza problemi persone di tutte le età, anche affette da problematiche cardiovascolari e da individui con intolleranza al glutine o con celiachia poiché non contiene glutine.
Ad oggi non si sono state evidenziate controindicazioni al consumo di tartufo nero, a meno che non si soffra di un’allergia specifica.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione medica. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.