Il muscolo è un tessuto formato da fibre specifiche, chiamate fibre muscolari, provviste di capacità contrattile. Le fibre muscolari si compongono di particolari cellule, dette miociti, contenenti al loro interno due tipologie di filamenti: un primo tipo di filamenti è sottile e costituito dall’actina; un secondo tipo appare invece spesso e formato dalla miosina. L’interazione di questi due tipi di filamenti provoca la contrazione muscolare propria dell’attività dei muscoli.
Che cosa?
Due vaste tipologie di muscoli possono essere identificate all’interno del corpo umano: la muscolatura striata, chiamata anche “rossa” o volontaria, controllata dalla volontà dell’uomo, e la muscolatura liscia, detta anche “bianca” o involontaria, la cui azione contrattile è autonoma e indipendente dalla volontà dell’uomo. Un’ulteriore categoria è rappresentata dal muscolo cardiaco, denominato miocardio e contraddistinto da caratteristiche del tutto uniche: pur possedendo tratti strutturali simili a quelli dei muscoli volontari funziona infatti come un muscolo involontario, quindi autonomamente e indipendentemente dalla volontà dell’uomo.
Quali sono i muscoli involontari?
Da una prospettiva istologica i muscoli involontari si distinguono da quelli volontari perché le fibre di cui sono formati non hanno le tipiche striature e risultano, quindi, contraddistinti da una struttura quasi completamente uniforme – da cui la definizione di muscolatura “liscia”. Sono involontari tutti i muscoli inclusi all’interno delle pareti dell’apparato digerente, dei vasi sanguigni, dei bronchi, dell’utero e della vescica. Rispetto alla muscolatura striata, quella liscia si contrae e si rilassa meno velocemente.
Quali sono i muscoli volontari?
I muscoli volontari sono suddivisi in superficiali e profondi: i muscoli superficiali sono quelli mimici, compresi soltanto in corrispondenza del collo e della testa. Quelli profondi si distinguono invece in muscoli scheletrici, con inserzioni sulle ossa e responsabili del movimento, e muscoli legati ad altri organi (ad esempio ad organi di senso come occhio e orecchio e ad ulteriori organi come lingua e faringe).
A cosa servono?
Il compito dei muscoli involontari è quello di causare, attraverso la contrazione, mutamenti nella forma o nel diametro interno degli organi nei quali sono racchiusi, permettendo eventualmente il passaggio o l’estromissione del contenuto.
Sia che si tratti di mimica facciale, del movimento di un piede, della lingua o di un braccio, il compito dei muscoli volontari è sempre lo stesso: permettere all’uomo di compiere movimenti muscolari controllati dalla volontà.