L’Alofantrina è impiegata per curare forme acute di malaria provocate da forme di Plasmodium falciparum multiresistenti ai medicinali.
Come funziona l’Alofantrina?
Opera intossicando il parassita che provoca la malaria portando alla generazione di elementi velenosi che ledono la sua membrana.
Come viene assunta?
L’Alofantrina viene assunta per via orale, solitamente lontana dai pasti. Le dosi ideali variano in base al soggetto.
Effetti collaterali
Tra i vari effetti collaterali compaiono:
- disturbi respiratori
- dolori muscolari e articolari
- mancanza di appetito
- problemi digestivi
- pruriti
- rantoli
- rash
- tosse
Prima di utilizzare l’Alofantrina è necessario informare il medico:
- di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualunque altro medicinale;
- dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori utilizzati, riportando soprattutto conivaptan, artemether, bicalutamide, clotrimazolo, lumefantrina, meflochina, quinupristina, mesoridazina, posaconazolo, tacrolimus, telitromicina, tioridazina, toremifene, trimipramina, voriconazolo, verapamil, vorinostat, ziprasidone e zuclopentixolo;
- se si è affetti (o si ha sofferto) di malattie specifiche;
- in caso di gravidanza o allattamento.