La carbamazepina è un anticonvulsivante. Opera limitando l’attività elettrica nel cervello.
A cosa serve la carbamazepina?
La carbamazepina è impiegata da sola o in associazione con altri medicinali per tentare di monitorare determinate tipologie di convulsioni collegate all’epilessia.
Essa è inoltre impiegata nella cura delle nevralgie e dei problemi psichiatrici come le manie, la depressione, il disturbo post traumatico da stress, l’astinenza da alcol o droghe. Può anche essere prescritta in caso di sindrome da gambe senza riposo, di diabete insipido, di determinate sindromi dolorose e di corea.
Come viene assunta?
La carbamazepina viene assunta per via orale sotto forma di pillole, compresse masticabili, compresse o capsule a rilascio prolungato (da ingerire rigorosamente intere) e sospensioni.
Le forme a rilascio prolungato comprendono di solito 2 assunzioni al giorno (nel caso delle pillole, ai pasti). Le altre tipologie comprendono da 2 a 4 dosi al giorno, da ingerire con il cibo.
Effetti indesiderati
Tra i vari effetti collaterali della carbamazepina sono compresi:
- ansia
- bruciori di stomaco
- capogiri
- costipazione
- diarrea
- emicrania
- instabilità
- mal di schiena
- nausea
- problemi di memoria
- secchezza delle fauci
- stanchezza
- vomito
È necessario chiamare immediatamente un medico nel caso in cui appaiano:
- confusione
- disturbi alla vista
- dolore al petto
- ittero
- perdita del contatto con la realtà
Controindicazioni e avvertenze
La carbamazepina può incrementare l’azione dei contraccettivi ormonali. Può anche pregiudicare la capacità di guidare e di utilizzare macchinari pericolosi.
La carbamazepina non deve essere utilizzata assieme a MAO inibitori, nemmeno se il trattamento è terminato nelle 2 settimane precedenti. La formulazione liquida non deve inoltre essere impiegata con altri medicinali in forma liquida.
Prima di utilizzare carbamazepina è inoltre utile informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo o ad ulteriori medicinali, in particolare agli anticonvulsivanti e agli antidepressivi
- degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori utilizzati, ricordando di citare soprattutto paracetamolo, acetazolamide, alprazolam, anticoagulanti, antidepressivi, antimicotici, cimetidina, cisplatino, claritromicina, clonazepam, clozapina, ciclosporina, dalfopristina e quinupristina, danazolo, delavirdina, diltiazem, doxorubicina, doxiciclina, eritromicina, felodipina, aloperidolo, medicinali contro l’HIV, isoniazide, levotiroxina, litio, loratadina, lorazepam, antimalarici, ansiolitici, psicofarmaci, medicinali contro le convulsioni, metadone, nefazodone, niacinamide, propoxifene, praziquantel, chinino, rifampin, sedativi, medicinali contro l’insonnia, terfenadina, teofillina, tramadolo, tranquillanti, troleandomicina, verapamil, zileuton ed erba di San Giovanni
- se si è affetti,(o si è sofferto) di glaucoma, psicosi o disturbi cardiovascolari, renali, epatici o della tiroide
- in caso di stato di gravidanza o allattamento.
È indispensabile inoltre informare chirurghi e dentisti di cure con carbamazepina.