Che cosa sono gli ormoni?
I farmaci a base di ormoni vengono somministrati per riprodurre l’effetto degli ormoni naturalmente prodotti dall’organismo e vengono prescritti quando l’organismo non è in grado di produrne abbastanza.
A questa categoria appartengono:
- alcuni farmaci antidiabetici a base di insulina o glucagone. L’insulina viene utilizzata contro il diabete per monitorare i livelli di glucosio nel sangue. Il glucagone, invece, viene somministrato solo in caso di emergenza nel caso in cui i livelli ematici di glucosio debbano essere aumentati rapidamente.
- i contraccettivi ormonali. Al loro interno possono essere presenti solo progestinici – ormoni che impediscono l’ovulazione, modificano le caratteristiche della parete dell’utero e ispessiscono il muco cervicale – o progestinici abbinati ad estrogeni, ormoni che impediscono la produzione degli ovuli.
- gli estrogeni utilizzati nella terapia ormonale sostitutiva per ridurre i sintomi della menopausa. Agiscono facendo fronte al calo degli estrogeni tipico di questa fase della vita della donna.
- il medroxiprogesterone, ormone impiegato nel trattamento dei disturbi mestruali. Il suo meccanismo di azione si basa sulla capacità di far mantenere alla parete dell’utero le caratteristiche assunte durante la gravidanza.
- gli steroidi, utilizzati per curare allergie, eczemi, punture di insetto e malattie infiammatorie come artrite e asma. Possono bloccare l’azione di diverse sostanze utilizzate dal sistema immunitario per dare il via al processo infiammatorio, o interferire con il funzionamento dei globuli bianchi.
- i farmaci tiroidei, somministrati in caso di ipotiroidismo. Agiscono sopperendo alla carenza di ormoni tiroidei tipica di questa patologia e possono essere d’aiuto anche in caso di mixedema associato a ipotiroidismo, di tumore alla tiroide (nel cui caso agiscono impedendo il rilascio di ormoni da parte dei noduli tumorali) e di tireotossicosi, condizione causata da un eccesso di produzione di ormoni da parte della tiroide che può portare alla comparsa del gozzo.
Come si assumono?
Gli ormoni vengono somministrati sotto forma di compresse, iniezioni, spray, cerotti transdermici, anelli vaginali, dispositivi intrauterini o impianti. L’uso deve avvenire sempre sotto stretto controllo medico.
Controindicazioni ed avvertenze
I possibili effetti collaterali legati all’assunzione di ormoni variano a seconda del principio attivo preso in considerazione.
In generale, l’insulina può causare:
- alterazione di alcuni parametri del sangue
- annebbiamento della vista
- chetoacidosi diabetica
- edema
- gonfiore addominale
- ipoglicemia
- lipodistrofia
- reazioni allergiche
- L’uso del glucagone, invece, può provocare:
- iperglicemia
- ipopotassemia
- nausea
- reazioni di ipersensibilità (rare)
- vomito
- I contraccettivi ormonali sono stati associati a:
- aumento di peso
- calo del desiderio sessuale
- gonfiore
- mastodinia
- nausea
- spotting
Quelli di ultima generazione, però, sono ben tollerati. La loro assunzione è di norma sconsigliata alle fumatrici e, poiché aumentano il rischio di trombosi, anche ad altre donne.
La terapia ormonale sostitutiva è stata associata a un lieve aumento del rischio di tumore al seno, di iperplasia dell’endometrio e di trombosi. Per quanto riguarda il rischio più discusso, quello di tumore, sembra però il pericolo sia principalmente per le donne che assumono la terapia ormonale sostituiva per oltre 5 anni, mentre una terapia a più breve termine non causerebbe gli stessi pericoli.
A seconda della forma in cui vengono assunti gli steroidi possono causare:
- acne
- assottigliamento della pelle
- aumento della suscettibilità alle infezioni
- aumento di peso
- cambiamenti d’umore
- debolezza muscolare
- rallentamento della crescita dei bambini
- rallentamento della guarigione delle ferite
- Inoltre, chi assume a lungo steroidi per via orale corre un maggior rischio di soffrire di:
- cataratta
- diabete
- glaucoma
- osteoporosi
- pressione alta
Gli steroidi che vengono inalati possono invece provocare la comparsa del mughetto del cavo orale, mentre le iniezioni nelle articolazioni possono causare dolore e gonfiori. Infine, iniettati in vena, gli steroidi possono causare disturbi allo stomaco o causare tachicardia, insonnia e cambi d’umore. Gli steroidi possono inoltre interagire con altri farmaci o interferire con la loro azione. Fra i medicinali a rischio sono inclusi anticoagulanti, anticonvulsivanti, antidiabetici, antiretrovirali, broncodilatatori, vaccini vivi e Fans.
I farmaci per la tiroide sono in genere ben tollerati. In alcuni casi possono però causare:
- aumento del battito cardiaco
- cefalea
- diarrea
- dolori al petto
- febbre
- insonnia
- intolleranza al caldo
- irregolarità del ciclo mestruale
- nervosismo
- perdita di peso
- sudorazione eccessiva
- vomito
Inoltre, questi ormoni possono interferire con l’effetto di altri farmaci, come quelli per il controllo della glicemia, alcuni anticoagulanti, l’epinefrina assunta in vena, i betabloccanti, la digossina e la teofillina.
Infine, l’efficacia degli ormoni per la tiroide può diminuire in caso di assunzione contemporanea di calcio carbonato o a altre molecole che ne ostacolano l’assorbimento.
Aminoglutetimide
Clorotrianisene
Coriogonadotropina alfa
Danazolo
Darbepoetina alfa
Desogestrel
Dietilstilbestrolo
Dinoprostone
Estriolo
Estrone
Etinil estradiolo
Follitropina alfa
Follitropina beta
Glucagone
Idrossiprogesterone
Insulina
Istrelina
Lanreotide
Levotiroxina
Liotironina
Lutropina alfa
Medrossiprogesterone
Megastrolo
Menotropina
Mestranolo
Metiltestosterone
Mifepristone
Nafarelin
Norgestrel
Octreotide
Ormone paratiroideo
Oxandrolone
Oximetolone
Progesterone
Quinestrolo
Somatropina
Ulipistral
Urofollitropina