Che cos’è il posaconazolo?
Il posaconazolo è un farmaco antimicotico (antifungino) che viene prescritto in caso di:
- cromoblastomicosi e micetoma (infezioni micotiche a lungo termine della cute e dei tessuti molli causate solitamente da spore di funghi che infettano le ferite) in pazienti con malattia resistente a itraconazolo o in pazienti intolleranti a itraconazolo;
- coccidioidomicosi (infezione micotica dei polmoni contratta respirando le spore del fungo) in pazienti con malattia resistente ad amfotericina B, itraconazolo o fluconazolo o in pazienti intolleranti a questi farmaci;
- fusariosi (infezione micotica dovuta al fungo Fusarium) in pazienti con malattia resistente ad amfotericina B o in pazienti intolleranti ad amfotericina B;
- aspergillosi invasiva (infezione micotica dovuta al fungo Aspergillus) in pazienti con malattia resistente ad amfotericina B o a itraconazolo o in pazienti intolleranti a questi farmaci.
Viene inoltre utilizzato contro la candidiasi orofaringea in soggetti con malattia grave o immunocompromessi in cui ci si aspetta una bassa risposta a una terapia topica.
È altresì somministrato nella prevenzione di infezioni micotiche invasive in soggetti immunocompromessi e ad alto rischio di sviluppare acute infezioni fungine.
Come agisce?
È farmaco antimicotico (antifungino) che agisce sulla membrana cellulare del fungo, tramite inibizione della sintesi dell’ergosterolo, un composto analogo al colesterolo nell’uomo e fondamentale per la stabilità osmotica e metabolica delle cellule fungine. La sua azione si esplica in una compromissione della riproduzione e dell’attività infettiva delle stesse cellule fungine.
Come si somministra?
Si assume via bocca. Attesi i numerosi effetti indesiderati e le interazioni con altri farmaci, l’assunzione di posaconazolo deve essere strettamente controllata da un medico esperto nella cura delle infezioni fungine.
Effetti collaterali
Sono molteplici gli effetti indesiderati riconducibili all’uso di questo farmaco. Tra quelli più frequenti troviamo nausea e cefalea.
Altri effetti collaterali possono essere:
- disturbi muscolo-scheletrici: dolori muscolari e articolari, debolezza muscolare, parestesie
- disturbi dermatologici: alterazioni cutanee
- disturbi sistemici: stanchezza, capogiri, sonnolenza, febbre, ipotensione
- disturbi gastrointestinali: dispepsia, vomito, diarrea, dolori addominali, bocca secca, flatulenza
- disturbi cardiaci: aritmie, tromboflebiti
- alterazioni ematologiche: diminuzione dei globuli bianchi
- squilibri elettrolitici
- disturbi epatici
Come ogni altro farmaco, esso può scatenare reazioni allergiche a soggetti ipersensibili al suo principio attivo.
Controindicazioni e avvertenze
Ne è controindicata l’assunzione in caso di soggetti con disfunzioni epatiche o problematiche cardiache.
Ad oggi non si hanno dati certi sulla sicurezza dell’uso di posaconazolo in fase gravidanza; è pertanto opportuno evitarne l’assunzione a meno che il beneficio di salute a favore della madre sia superiore al potenziale rischio per il feto. Inoltre, poiché la sua escrezione nel latte materno umano non è stata ancora analizzata, è indicato interrompere il trattamento prima di iniziare la terapia con questo farmaco.
L’interferenza sulle capacità di guida di macchinari e/o veicoli durante la terapia con posaconazolo non è ancora stata scientificamente approfondita.
Le interazioni del principio attivo con altri farmaci sono molteplici. In diversi casi la prescrizione di questo principio attivo dovrebbe essere evitata, a meno che il beneficio a favore del paziente non superi il rischio derivante dall’assunzione concomitante con:
- antivirali come efavirenz;
- antistaminici come cimetidina;
- antibatterici a base di rifamicina (rifampicina, rifabutina);
- alcuni anticonvulsivanti come fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, primidone.
Non deve essere somministrato a soggetti già in cura con uno dei seguenti farmaci:
- simvastatina, lovastatina o atorvastatina (usate per abbassare il livello di colesterolo)
- cisapride (impiegata per problematiche gastrointestinali)
- alofantrina (usata per trattare la malaria)
- chinidina (usata per trattare anomalie del ritmo cardiaco)
- terfenadina, astemizolo (usati nel trattamento delle allergie)
- ergotamina o deidroergotamina (impiegati nel trattamento dell’emicrania)
- pimozide (utilizzato per il trattamento delle malattie mentali).