Che cos’è?
Con claudicazione intermittente indichiamo un dolore causato da carenza di flusso di sangue durante l’attività fisica. In genere colpisce gli arti inferiori, ma può interessare anche le braccia. Nella prima fase, il dolore si manifesta solamente durante esercizi fisici, ma può peggiorare fino a essere presente anche quando si è riposo.
Quali patologie possono essere associate a claudicazione intermittente?
Le patologie associate a claudicazione intermittente sono:
- Aterosclerosi
- Piede diabetico
- Policitemia vera
Questo non è un elenco esaustivo, quindi è sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Quali sono i possibili rimedi contro la claudicazione intermittente?
Con uno stile di vita differente la claudicazione intermittente può essere contrastata; questo significa che bisogna modificare certe abitudini, in particolare bisogna smettere di fumare, mantenersi fisicamente attivi, controllare i livelli di colesterolo, evitare l’assunzione di farmaci che provocano vasocostrizione. Per favorire la circolazione bisogna tenere le gambe leggermente alzate quando si è in posizione sdraiata.
In altri casi invece bisogna assumere farmaci specifici per contrastare il disturbo. Di solito è necessario ricorrere a un’angioplastica o a un intervento di chirurgia vascolare nel caso in cui gli accorgimenti adottati non siano sufficienti.
Quando rivolgersi al proprio medico?
In presenza del disturbo è sempre meglio rivolgersi a un medico, se non opportunamente trattato, infatti, può peggiorare e interferire negativamente sulla qualità della vita.