Cos’è un’intossicazione alimentare?
Per intossicazione alimentare si intende una condizione che può derivare dall’assunzione di alimenti contaminati o preparati e conservati non adeguatamente dal punto di vista igienico-sanitario. Esistono quattro tipologie di intossicazione alimentare, tra cui quella causata da tossine di origine vegetale e animale, quella derivante da tossine di origine chimica (come ad esempio, farmaci, pesticidi, metalli e additivi), quella provocata da tossine di microrganismi (come ad esempio, batteri, virus, parassiti e muffe) e quella derivante dalla biodecomposizione degli alimenti, come ad esempio la sindrome sgombroide, che è una intossicazione alimentare acuta che si verifica con alcuni tipi di pesce in seguito alla presenza di tossine causate dalla cattiva conservazione.
Quali sono i sintomi di un’intossicazione alimentare?
I sintomi associati all’intossicazione alimentare variano in base alla sostanza ingerita e alla quantità assunta. Possono manifestarsi disturbi di tipo gastrointestinale, come vomito, dissenteria e dolori addominali, oltre a sintomi come secchezza della bocca, difficoltà nella comunicazione, visione doppia, difficoltà nella deglutizione, tachicardia e problemi cutanei, come rossore e orticaria. Spesso si possono presentare anche cefalea improvvisa e sudorazione.
Cosa fare in caso di intossicazione alimentare?
In caso di intossicazione alimentare, è consigliabile contattare tempestivamente un centro antiveleni o il pronto soccorso, fornendo informazioni dettagliate sugli alimenti consumati e le relative quantità, senza aspettare che i sintomi passino da soli.
È sconsigliato invece assumere farmaci senza una prescrizione medica, ricorrere a rimedi casalinghi inutili, come bere latte, poiché potrebbero non essere efficaci e ritardare il corretto trattamento.