Il vaccino COVID-19 Vaccine Janssen del gruppo Johnson & Johnson è il quarto vaccino disponibile in Italia per prevenire la malattia COVID-19 ed è stato autorizzato dopo le regolari e consuete fasi di verifica in merito alla sua efficacia e sicurezza. Ha ricevuto l’autorizzazione da EMA (European Medicines Agency – Agenzia Europea per i Medicinali) e AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per prevenire COVID-19, la malattia causata dal virus SARS-CoV-2 nelle persone a partire dai 18 anni di età. In Italia, il vaccino deve essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni.
Cosa contiene?
Il vaccino COVID-19 Vaccine Janssen di Johnson & Johnson è un vaccino a vettore virale, ossia basa il suo funzionamento su un virus sostanzialmente innocuo per l’organismo umano (adenovirus umano di tipo 26). All’interno di questo adenovirus, reso incapace di replicarsi, vengono inserite le informazioni per la produzione della proteina Spike di SARS-CoV-2. Grazie all’intervento del vaccino, il sistema immunitario può attivarsi e produrre gli anticorpi contro COVID-19. Con il vaccino si introduce nelle cellule dell’organismo solo l’informazione genetica necessaria per costruire copie della proteina Spike. L’adenovirus non è in grado di replicarsi e dunque non può diffondersi nell’organismo dei vaccinati. Dopo la somministrazione l’informazione genetica viene degradata ed eliminata.
Come funziona?
Il vaccino COVID-19 Vaccine Janssen di Johnson & Johnson introduce nelle cellule umane il materiale genetico della proteina Spike. Così facendo, permette al sistema immunitario di attivarsi e produrre gli anticorpi contro COVID-19. Infatti, le particelle del virus SARS-CoV-2 presentano sulla superficie delle “punte” su cui è presente la proteina Spike, capace di legarsi all’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2), coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna e con una funzione protettiva contro i danni causati ai polmoni da infezioni e infiammazioni. Il virus, legandosi ad ACE2, entra nella cellula e impedisce all’enzima di compiere il proprio ruolo protettivo. Oltre a questo, il virus rilascia il proprio codice genetico virale (RNA) all’interno della cellula e la costringe a produrre proteine virali che creano nuovi coronavirus, che a loro volta si legano ad altre cellule facendo avanzare l’infezione. L’intervento del vaccino consiste nell’utilizzare l’adenovirus come tramite (vettore) per portare alle cellule umane il materiale genetico della proteina Spike e insegnare loro a diferndersi contro il virus SARS-CoV-2. Infatti, una volta somministrato il vaccino, l’adenovirus modificato penetra nel nucleo della cellula dove fornisce il codice genetico per produrre la proteina Spike di SARS-CoV-2. Successivamente, le cellule T del sistema immunitario riconoscono lo stimolo della proteina Spike e attivano la risposta immunitaria e la produzione di anticorpi specifici contro il virus. Inoltre, il vaccino stimola la produzione di cellule dotate di memoria difensiva contro la proteina Spike. Grazie a questo, se la persona che ha ricevuto il vaccino dovesse entrare in contatto con il virus in futuro, il suo sistema immunitario ne avrà memoria, lo riconoscerà e si attiverà per combatterlo, impedendo alle proteine Spike di entrare nelle cellule. Con il vaccino si introduce nelle cellule dell’organismo solo l’informazione genetica necessaria per costruire copie della proteina Spike. Dopo la somministrazione l’informazione genetica viene degradata ed eliminata e l’adenovirus, che è stato reso incapace di replicarsi, non si diffonde nell’organismo delle persone che hanno ricevuto la vaccinazione.
Come avviene la somministrazione?
Il vaccino COVID-19 Vaccine Janssen di Johnson & Johnson viene somministrato in una sola iniezione, nel muscolo della parte superiore del braccio.Nei Centri Vaccinazione Humanitas, per la somministrazione della tipologia di vaccino vengono sempre seguite le linee guida delle Autorità Sanitarie, a eccezione di casi selezionati dal medico durante la fase di anamnesi.
Quali sono gli effetti collaterali?
In generale, gli effetti collaterali che si sono osservati dopo la somministrazione del vaccino a vettore virale sono:
- febbre
- mal di testa
- dolori muscolari
- dolori articolari
Tuttavia, si tratta di reazioni lievi o moderate che si sono risolte in poche ore o in pochi giorni, spesso senza la necessità di assumere antidolorifici o altri farmaci.In alcuni casi, al momento della somministrazione, si sono verificate delle reazioni di tipo ansioso con fenomeni vaso-vagali (sensazione di svenimento e svenimento vero e proprio). Inoltre, come per tutti i farmaci, è possibile, sebbene in casi rarissimi, che si verifichino reazioni di tipo allergico fino allo shock anafilattico. Per questi motivi, le vaccinazioni vengono eseguite in contesti sicuri da personale specializzato ed è previsto un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione.
Dopo la somministrazione del vaccino COVID-19 Vaccine Janssen di Johnson & Johnson sono stati osservati, in rarissimi casi, coaguli di sangue in associazione a bassi livelli di piastrine. Questa condizione ha incluso casi gravi (di cui alcuni con esito fatale) con coaguli di sangue anche in aree insolite (come per esempio cervello, intestino, fegato, milza), talvolta con la presenza di perdite di sangue. I casi si sono verificati nelle tre settimane successive alla somministrazione del vaccino e principalmente in donne con meno di 60 anni. Pertanto, il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC), il comitato dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) responsabile della valutazione degli aspetti che riguardano la gestione del rischio dei farmaci per uso umano, ha condotto un’indagine e ha concluso che i benefici del Vaccino COVID-19 Janssen superano i rischi.
Quali sono le raccomandazioni per il futuro?
Gli esperti raccomandano di:
- mantenersi aggiornati sulle informazioni riguardo al vaccino
- rivolgersi immediatamente a un medico in presenza di: mal di testa intensi o persistenti o visione offuscata, o se compaiono lividi inattesi sulla pelle in un punto diverso dal sito di vaccinazione, oltre a respiro affannoso, dolore al petto, gonfiore alle gambe o dolore addominale persistente
- continuare la segnalazione di sospette reazioni avverse all’Agenzia Italiana del Farmaco.