Che cos’è la Manometria Esofagea?
La Manometria Esofagea è una procedura che studia la peristalsi esofagea e la funzionalità degli sfinteri esofagei, superiore ed inferiore.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Si consiglia di sospendere l’assunzione di farmaci procinetici (come ad esempio il domperidone) almeno 2 giorni prima dell’esame.
Il giorno dell’esame è necessario non assumere alimenti o liquidi da almeno 7 ore prima. La presenza di cibo nello stomaco infatti limiterebbe l’efficacia diagnostica dell’esame, rendendo l’esame scarsamente attendibile e potrebbe inoltre provocare il vomito.
È consigliabile evitare da almeno 24 ore βeta-bloccanti, nitrati, Calcio-antagonisti, procinetici, nicotina, caffeina, oppioidi.
Come si svolge l’esame?
L’esame viene eseguito a digiuno e non le sarà praticata alcuna sedazione in quanto è necessaria la sua collaborazione durante l’esame.
Questa indagine consiste nell’introduzione per via nasale di una sonda di pochi mm di diametro; la sonda viene introdotta senza visione diretta da parte dell’operatore (è importante pertanto che segnali prima dell’esame eventuali anomalie anatomiche a lei già note, quali ad esempio diverticoli dell’esofago o precedente chirurgia esofagea o del cardias); l’introduzione della sonda può provocare tosse, senso di nausea e vomito transitori.
L’esame è pericoloso e/o doloroso?
L’esame, comunque, non comporta dolore e il sondino non interferirà con la respirazione.
La durata dell’esame è di circa 20 minuti, ed in questo periodo le saranno dati da bere alcuni sorsi d’acqua (circa 10 volte) per studiare la funzione dell’esofago successiva alle deglutizioni.
Al termine dell’indagine la sonda verrà estratta e il paziente potrà riprendere la sua normale attività.
L’esame, generalmente molto sicuro, può essere gravato da rare e non prevedibili complicanze quali: crisi vagali con perdita di coscienza, arresto cardiocircolatorio, perforazioni. Tali complicanze in casi del tutto eccezionali potrebbero risultare pericolose e per le quali potrebbero rendersi necessari particolari interventi terapeutici.
Possibili alternative all’esame
Attualmente la manometria esofagea rappresenta l’unico esame in grado di valutare la motilità esofagea e lafunzionalità degli sfinteri esofagei. Una preliminare EsofagoGastroDuodenoscopia (EGDS) può essere utile per escludere patologie che controindicano l’esame.