Cos’è l’adenoma paratiroideo?
L’adenoma paratiroideo è un tumore benigno della ghiandola paratiroide, che si manifesta come un ingrossamento del volume della ghiandola stessa. La parotide si trova vicino alla tiroide, una per ghiandola per ciascun lato del corpo, e ha il compito di regolare i livelli di calcio e fosforo nel corpo, disattivando o attivando la secrezione dell’ormone paratiroideo (PTH). Esistono microadenomi che pesano meno di 0,1 g, mentre un adenoma gigante supera i 2 g, e non sono rari gli adenomi bilaterali.
La comparsa di un adenoma della paratiroide determina una sindrome da iperparatiroidismo primario che induce un aumento della secrezione di PTH. Nel 75% dei casi il tumore è localizzato nella parte inferiore delle paratiroidi, nel 15% dei casi nella parte superiore, e nel 10% dei casi circa la localizzazione è anomala, per esempio intratiroidea o intramediastinica. Gli adenomi paratiroidei sono più comuni dai 50 ai 70 anni, e nelle femmine che sono colpite 3 volte più spesso dei maschi.
Quali sono le cause dell’adenoma paratiroideo?
Le cause di un adenoma paratiroideo rimangono sconosciute per la maggior parte dei pazienti. Alcune ipotesi suggeriscono che una pregressa radioterapia possa predisporre alla malattia paratiroidea, oppure che una carenza di calcio protratta nel tempo possa provocare una malattia paratiroidea a causa della stimolazione continua del PTH.
Quali sono i sintomi dell’adenoma paratiroideo?
L’adenoma paratiroideo può essere asintomatico, oppure può dare sintomi lievi e aspecifici. Infatti, i sintomi possono andare da una minzione eccessiva, vomito, perdita di appetito, stanchezza e debolezza, fino a osteoporosi, calcoli renali, dolore articolare, depressione.
Inoltre, gli alti livelli di calcio che sono conseguenza dell’adenoma paratoideo, possono causare condizioni cardiovascolari, come l’ipertensione e alcuni tipi di malattie cardiache e, nei casi più estremi, causare complicazioni come aritmie cardiache, coma e morte.
Come si diagnostica l’adenoma paratiroideo?
In presenza di segni o sintomi è importante rivolgersi al medico. La presenza di ipercalcemia (alti livelli di calcio) e ipofosforemia (alti livelli di fosforo) negli esami ematochimici di routine, è il segno più comune di iniziale iperparatiroidismo; in genere, successivamente, vengono effettuati esami del sangue specifici per la misurazione del PTH, la raccolta delle urine delle 24 ore, Ecografia del collo, Scintigrafia 99mTc-Sestamibi, TAC e Risonanza magnetica del collo.
Quali sono i trattamenti per l’adenoma paratiroideo?
Il trattamento di scelta dell’adenoma paratiroideo è chirurgico di paratiroidectomia minimamente invasiva, quando i livelli di calcio sono particolarmente elevati oppure se la malattia determina osteoporosi o calcoli renali. L’intervento viene eseguito dall’otorinolaringoiatra che si occupa di chirurgia del distretto testa-collo.
L’intervento consiste nell’asportare l’adenoma mediante una piccola incisione alla base del collo. La riuscita dell’intervento è misurabile dalla riduzione del PTH che diminuisce di almeno il 50% dopo circa 10 minuti.
Nel caso di pazienti non candidabili all’intervento, la terapia può prevedere la somministrazione di farmaci calciomimetici che simulano la presenza di calcio nel sangue e riducono l’iperattività delle paratiroidi, e bifosfonati, che permettono di prevenire la perdita di calcio nelle ossa e riducono la calcemia.