L’artrosi di caviglia è una patologia che colpisce persone, spesso giovani. Si tratta di una patologia che, nel tempo, rende difficile camminare, con conseguenze e limitazioni importanti nella vita quotidiana, in persone giovani per cui la funzione del piede è importante. La soluzione più efficace è la protesi di caviglia e la medicina rigenerativa con la chirurgia di rigenerazione della cartilagine.
Chi è più a rischio?
L’artrosi di caviglia, in genere, si manifesta in chi:
Ha subito una frattura al complesso caviglia-piede
Ha subito microtraumi ripetuti (esiti di instabilità di caviglia)
E’ affetto da malattie infiammatorie sistemiche (artrite reumatoide, lupus, sclerodermia) o malattie da deposito (emofilia, emocromatosi).
Qual è la cura?
L’obiettivo di un trattamento moderno è di risparmiare la funzione dell’articolazione, preservando il movimento e regalando al paziente un passo che sia il più fisiologico possibile. Gli strumenti di cura sono:
– protesi di caviglia
– chirurgia di rigenerazione cartilaginea
Il team del Centro delle patologie del piede e della caviglia ha in sviluppato e finalizzato progetti di ricerca innovativi, descrivendo tecniche chirurgiche per l’impianto di protesi di caviglia volte al risparmio osseo (resurfacing) e tecniche di rigenerazione cartilaginea (AT-Amic) che oggi sono un riferimento scientifico.
La protesi di caviglia è una soluzione affidabile?
Sì, ma è importante affidarsi a un centro specializzato con chirurghi dedicati a questa patologia, che curino un elevato numero di pazienti con artrosi di caviglia. Questo infatti è il principio alla base dello sviluppo di protocolli di cura dedicati e personalizzati (fast-track), con l’obiettivo di raggiungere un recupero più fisiologico e veloce possibile, dopo l’intervento.
Cos’è la medicina rigenerativa per l’artrosi di caviglia?
La Medicina Rigenerativa per il piede e la caviglia è un’opportunità amplificata di prevenzione e cura dell’artrosi. Il piede e la caviglia ci sorreggono ogni giorno nelle nostre attività. Questo è ancora più vero per gli sportivi che possono andare incontro a patologie da over-use e, quindi, a degenerazione tendinea. Per evitare che le lesioni della cartilagine evolva, e quindi sia necessaria la chirurgia protesica, è importante non aspettare che le lesioni della cartilagine evolvano e richiedano chirurgia.
Rigenerare è molto più complesso che semplicemente prelevare e innestare cellule.
Negli anni, il Team ha sviluppato una tecnica di rigenerazione cartilaginea, che sfrutta le potenzialità endogene dell’organismo (cellule che provengono del midollo osseo) all’utilizzo di membrane biologiche che amplificano il potere rigenerativo delle cellule isolate, dando loro un’architettura precisa nella rigenerazione.
La cartilagine è un tessuto ordinato, la membrane permette di ricostituirlo.
La novità di queste tecniche è che sono completamente artroscopiche, pertanto, l’invasività a livello articolare è davvero minima.
Esistono, poi, soluzioni rigenerative per cartilagine e tendini, che fanno uso di cellule prelevate dal sangue, dal midollo osseo, o dal tessuto adiposo (grasso) del paziente. Queste cellule, una volta filtrate o concentrate, vengono trasferite nell’area del piede e della caviglia del paziente stesso da cui sono state prelevate con precisione, attraverso procedure che sfruttano tecnologiche artroscopiche e nanoscopiche (ossia procedure che permettono la visione diretta da parte del chirurgo del sito patologico, accettore di cellule).